"Maxi commissione per l’ambiente di Livorno, Collesalvetti e Pisa"

La chiedono le opposizioni di sinistra: "E' necessario anche un tavolo con il governo"

I promotori dell’iniziativa

I promotori dell’iniziativa

Livorno, 18 gennaio 2023 - Una mozione presentata nei consigli comunali di Livorno, Pisa e Collesalvetti per chiedere la convocazione di una seduta congiunta delle commissioni ambiente dei tre Comuni per affrontare il problema della maleodoranze causate dall’area industriale di Stagno e dal porto di Livorno. Maleodoranze che si diffondono tra Stagno, Livorno nord, Calambrone e Tirrenia.

Le mozioni sono passate all’unanimità nei rispettivi consigli comunali "grazie al gioco di squadra delle opposizioni che hanno fatto fronte comune in maniera efficace". Lo hanno sottolineato ieri davanti ai cronisti a Stagno Valentina Barale e Simona Corradini di Buongiorno Livorno, Luca Chiappe di La Sinistra di Collesalvetti e Tiziana Nadalutti di Città in Comune di Pisa. La mozione è stata sottoscritta unitariamente da Una città in comune Pisa, Buongiorno Livorno, La sinistra di Collesalvetti, Rifondazione Comunista Pisa e Livorno.

"Adesso vigileremo affinché la commissione ambiente congiunta venga convocata al più presto – ha annunciato Barale – affinché i sindaci, quali massima autorità sanitaria locale, si assumano le loro responsabilità". La mozione punta a promuovere una discussione pubblica approfondita e trasparente con la cittadinanza nei tre Comuni. Con la mozione si chiede di "trovare le risorse affinché vengano realizzate adeguate campagne di monitoraggio in tutte le aree interessate dalle emissioni". Chiappe e Nadalutti hanno sottolineato: "Le opposizioni di sinistra si sono mosse per chiedere che le amministrazioni comunali si facessero parte attiva per riuscire ad ottenere una conoscenza approfondita e una valutazione chiara di quanto avviene. Puntiamo a far sì che da qui parta anche un’azione congiunta per arrivare ad un tavolo di livello nazionale che coinvolga tutti gli enti competenti Regione e Governo inclusi, per affrontare la situazione".

Nadalutti ha aggiunto: "Abbiamo illustrato la problematica al Prefetto di Pisa chiedendo che solleciti il Governo a promuovere un confronto che investa tutti i livelli istituzionali. Il Prefetto di Livorno è stato ugualmente interpellato".

Chiappe ha concluso: "I movimenti ambientalisti e noi forze di sinistra all’opposizione veniamo accusati di essere contrari alla raffineria Eni e di imputarle il ruolo di unico impianto inquinante. Non è vero. Il nostro impegno mira a dimostrare che la somma di tutti i fattori inquinanti, ovvero di tutte le realtà produttive del territorio, porto incluso, genera le criticità ambientali per le quali sono previste le bonifiche mai iniziate". Ha aggiunto: "Nonostante le bonifiche al palo, si parla di bioraffineria e di nuovo termovalorizzatore nel perimetro di Eni. Ci facciano vedere i progetti prima e se ne discuta con le popolazioni. Perciò i sindacaci facciano il loro mestiere e il Vescovo di Livorno non faccia politica".

Monica Dolciotti