Compolab, patria di idee e di ingegneri

Livorno, un’azienda che è arrivata a 4 milioni di euro di fatturato. Intervista al presidente Buratti: "Qui i dipendenti diventano soci"

La squadra di giovani professionisti di Compolab

La squadra di giovani professionisti di Compolab

Livorno, 12 febbraio 2022 - Compolab cresce. La società livornese nata per offrire servizi di ingegneria nel settore dell’automotive ha messo le ali. "Dall’automotive livornese siamo arrivati a quello toscano – dice il presidente Maurizio Buratti – ma ora, grazie alle intuizioni dell’ingegner Marco Padella amministratore delegato, abbiamo allargato i nostri orizzonti e siamo sbarcati nel settore ferroviario e biomedicale. Abbiamo diversificato l’offerta grazie all’aggregazione di competenze tecniche elettroniche e software e questo ci ha permesso di superare la crisi che ha segnato il mercato dell’automotive negli ultimi anni".

Alla Compolab lavorano 38 giovani sotto i 30 anni, 23 ingegneri, 6 tecnici periti ci sono anche sei ragazze. A breve entreranno altri due ingegneri. I numeri sono interessanti per un fatturato da 4 milioni di euro. "Ora Compolab è diventata anche produzione – continua il presidente – non solo progettazione. Siamo in grado di fornire il prodotto finito al cliente".

L’ultima commessa è uno dei fiori all’occhiello di Compolab: sviluppare una mano protesica per Inail. Una gara vinta grazie alle competenze dei dipendenti che hanno confezionato un progetto che ha battuto blasonati competitor. "Il nostro progetto ha acquisito cento centesimi sia sull’offerta tecnica che su quella economica" dicono con orgoglio i manager. Una società speciale che ha un valore aggiunto: profuma di famiglia, con una spirito di condivisione delle stretegie che dà la possibilità a tutti di esprimersi.

"I nostri dipendenti – dice il presidente – hanno anche l’opportunità, se vogliono, di diventare soci. Chiunque entra in Compolab può dare un contributo, la porta è sempre aperta". Dall’automotive all’energia alternativa con lo sviluppo di un software che ottimizza il pannello rispetto alla posizione del sole. Pannelli bifacciali pronti per la commercializzazione. Compolab, a breve, si sposterà nella vicina nuova sede dove realizzerà un impianto da 50KWatt per le esigenze dell’attività produttiva. Altra grande sfida, già vinta, è l’abbattimento dei volatili che provengono dai solventi. Argomento delicato, soprattutto nel settore conciario dove c’è fame di idee per ridurre l’impatto ambientale. Insomma, Compolab rappresenta un vero gioiello di tecnologia all’avaguardia, studi, ricerca e produzione. Un’azienda giovane, con basi solide che può guardare al futuro con rinnovato ottimismo.