Nuova condanna per Giuseppe Doveri

Il tribunale di Livorno ha inflitto all'imprenditore un anno di reclusione per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Livorno 11 ottobre 2019 - È stato condannato a un anno di reclusione per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Questa la sentenza del Tribunale di Livorno emessa giovedì nei confronti di un evasore fiscale livornese di 71 anni Giuseppe Doveri, già noto per altre condanne definitive per reati tributari e fallimentari legati alla gestione di strutture turistiche e immobiliari sulla costa degli Etruschi.

A far luce su questi fatti sono state le fiamme gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Livorno che, coordinate dalla procura della Repubblica, hanno quantificato l’effettiva ricchezza prodotta e nascosta al fisco dall’imprenditore. Per evitare che l’amministrazione finanziaria potesse aggredire i suoi beni, per i suoi precedenti, l’imprenditore ed evasore appassionato di auto di lusso, aveva simulato la vendita di un costoso suv con cilindrata di 6000 cm3 al prezzo simbolico di 500 euro a fronte di un valore di decine di migliaia di euro.

Il mezzo era sottoposto già da fermo amministrativo. Il soggetto che si è prestato per la finta vendita era una società di comodo, rappresentata da un livornese di 52 anni, Sergio Quilici, che era a sua volta il manager delle società coinvolte nell’evasione attribuita a Doveri. Quest'ultimo, processato separatamente per questo e per altri reati tributari, è stato condannato con sentenza definitiva in Cassazione.

I finanzieri hanno così ricostruito i vari passaggi del falso atto di vendita dell’auto: era stato realizzato all’insaputa dell’effettivo amministratore (estraneo ai fatti) della società acquirente, falsificando la sua firma e usando i suoi vecchi documenti personali. Tutto ciò per evitare la confisca del Suv.