Confindustria Toscana: "L’impianto di Piombino è fondamentale"

Il presidente Bigazzi: "Attediamo risposte certe sul gas per andare avanti"

"Interventi subito o, ad anno nuovo, anche in Toscana si conteranno i gravi e irreversibili danni al sistema produttivo. Fino ad oggi le imprese hanno resistito erodendo i propri margini, ma ora sarà sempre più difficile: adesso attendiamo anche risposte sul gas a partire dai rigassificatori" afferma Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana. "E’ chiaro che l’impianto previsto a Piombino è un elemento fondamentale – prosegue – di quella strategia nazionale che consentirà a imprese e famiglie di fronteggiare l’emergenza energetica, altrimenti certa. L’industria ha bisogno di energia e di certezze in termini di disponibilità e di costi; che in questo momento non abbiamo e non siamo in grado di prevedere". Da mesi, conclude, "avevamo lanciato l’allarme tsunami per i costi dell’energia e delle materie prime ma la voce delle imprese la si ascolta solo quando non si possono più nascondere i problemi perché sono diventati troppo grandi".

Anche l’Udc a favore. "Io sono per il rigassificatore a Piombino. Il problema è che bisogna garantire delle contropartite. La città di Piombino non ha avuto una vita facile. Lì prima c`erano le acciaierie, la città sta facendo il massimo sforzo per riconvertirsi dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Se il governo non darà una mano a Piombino in cambio del rigassificatore chiaramente la situazione diventerebbe pesante". Lo ha affermato Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc.