Scuola, a confronto con il ministro Bianchi

Livorno, Pietro Gentili ha rappresentato la Toscana alla videoconferenza sull’esame di maturità

Una delle scuole in autogestione a Livorno

Una delle scuole in autogestione a Livorno

Livorno, 10 febbraio 2022 - Mentre prosegue a oltranza la mobilitazione degli studenti delle scuole superiori contro il modello 2022 di maturità (deciso unilateralmente dal ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi con la reintroduzione della seconda prova scritta), contro le condizioni delle strutture scolastiche e il modello attuale di alternanza scuola-lavoro, martedì ilo stesso ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha avuto una video-conferenza con i portavoce delle consulte degli studenti. Pietro Gentili, studente al quarto anno del Liceo Classico Foresi di Portoferraio, in veste di portavoce per la Toscana delle Consulte provinciali degli studenti e vice presidente del Cordinamento Nazionale delle Consulte, ha partecipato e ci ha raccontato come è andata.

Pietro Gentili

Cosa avete chiesto al ministro? "Prima di tutto di confrontarsi con noi sulla riforma della scuola partendo dai contenuti, dalla didattica e dalle metodologie. Al centro vogliamo che ci sia l’alunno come persona, non solo come soggetto che assimila nozioni". Sul tavolo c’era anche la maturità 2022. "Infatti gli abbiamo chiesto per l’esame di maturità l’abolizione della seconda prova scritta, perché gli alunni delle quinte avranno in difficoltà ad affrontarla perché negli ultimi due anni a causa della pandemia hanno dovuto seguire le lezioni in dad che ha prevalso sulle lezioni in presenza e questo non ha giovato alla preparazione".

Volete anche un diverso sistema di attribuzione del punteggio per la maturità.

"Vorremmo che fossero attribuiti ai maturandi 70 crediti sull’ultimo triennio e altri 30 crediti per le prove di maturità. Per ora da quello che abbiamo capito ci saranno il tema di italiano, la seconda prova scritta e l’orale. Il ministro sulla proposta che riguarda i crediti si è impegnato a fare una riflessione. Ci ha promesso che ci riconvocherà al più presto". Nella provincia di Livorno come è la situazione? "Tutte le scuole superiori di Livorno sono in autogestione. A Cecina, Rosignano e Piombino gli studenti non hanno ancora preso iniziative. All’Elba stiamo lavorando per concordare con il dirigente scolastico l’organizzare dell’autogestione all’Isis Foresi che incluse i licei e i professionali. All’Itgc Carboni nessuna decisione per ora". I temi caldi a Livorno sono i soliti. "Chiediamo spazi adeguati per le classi nelle sedi centrali, o il più vicino possibile perché per ora assistiamo per l’emergenza covid alla diaspora di classi per la città, anche in fondi commerciali lontani. Più il recupero dei labortori adibiti oggi a classi". Alternanza scuola-lavoro? "Deve essere riformata per garantire sicurezza agli alunni e deve essere finalizzata ai percorsi formativi, evitando di ridurla ad un avviamento al lavoro mascherato".