Consigli di zona, passa a fatica il regolamento

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Battaglia sempre in consiglio comunale anche sul Regolamento dei consigli di zona, che estende il diritto di voto attivo e passivo ai cittadini extracomunitari. E emendamenti dei Cinque Stelle per introdurre l’istituto del bilancio partecipato per i consigli di zona (votato anche dalla Lega). Alla fine il Regolamento è passato con 12 voti della maggioranza risicata (6 astenuti tra i quali i Cinque Stelle ) perché il numero legale è stato garantito dalle opposizioni.

È toccato alla vice sindaco Libera Camici illustrare il Regolamento dei consigli di zona "un prezioso strumento per esercitare la democrazia – ha detto – e la partecipazione anche degli extracomunitari che così potranno integrarsi meglio". Il Regolamento prevede 7 consigli di zona per i quali il Comune metterà a disposizione sedi, dotazioni e budget. Serviranno a "rappresentare all’amministrazione – recita il Regolamento – obiettivi di interesse generale per migliorare qualità della vita, curare territorio, rafforzare coesione sociale, civismo e appartenenza". Federico Mirabelli (Pd) ha sottolineato che "l’antipolitica ha colpito anche le circoscrizioni, abolite nelle città sotto i 200mila abitanti. Perciò con i consigli di zona cerchiamo di colmare il vuoto". Carlo Ghiozzi della Lega pur riconoscendo "il recepimento di alcune osservazioni del centro destra" ha contestato che "è stato partorito un topolino perché ai consigli di zona manca il bilancio partecipato". Andrea Romiti di Fratelli d’Italia ha confermato il suo "no sul diritto di voto agli extracomunitari". "Chi ci garantisce che saranno esclusi gli stranieri con precedenti penali?" ha chiesto Alessandro Perini della Lega. La Camici: "Valgono le norme sull’interdizione per gli italiani".