Consiglio regionale, 5 Stelle e centrodestra votano per bloccare il piano

Ordine del giorno respinto dalla maggioranza. Giani: la procedura va avanti

Domani è in programma la seconda riunione della conferenza dei servizi per la procedura di autorizzazione del rigassificatore nel porto di Piombino. E ieri nuovo duello in Consiglio regionale sul rigassificatore di Piombino. Un ordine del giorno, presentato dal M5S, invita il governatore della Toscana e commissario per la realizzazione dell’impianto, Eugenio Giani, a interrompere "qualsiasi atto o fatto volto alla realizzazione del rigassificatore, invi incluse le opere prodromiche ed accessorie connesse, attendendo l’insediamento del nuovo governo". L’atto viene respinto dalla maggioranza di centrosinistra, ma lascia contrariato il presidente della Regione per la condotta delle minoranze. Così, una volta uscito dal salone consiliare, il governatore si sfoga: "È venuto fuori con molta chiarezza che sono contrari a continuare l’iter per il rigassificatore coloro che hanno votato a favore di questo ordine del giorno, ovvero M5S, Fdi, Forza Italia, Lega, mentre il Terzo polo e il Partito democratico si sono opposti e hanno votato contro. Rimango veramente molto sconcertato, perché qui non siamo a Piombino, siamo nel Consiglio regionale della Toscana”. Giani prosegue l’affondo: “Le forze politiche che ancora votano per interrompere l’iter, dopo che gli italiani pagano delle bollette mostruose, si prenderanno le loro responsabilità di fronte ai cittadini e alle imprese". Il governatore, viceversa, intende portare in fondo il proprio incarico di commissario.