Coronavirus, prenotazioni e turismo a picco. Le proposte di Confcommercio

“Adottiamo misure valide per cercare di aiutare le imprese"

Il direttore provinciale Federico Pieragnoli

Il direttore provinciale Federico Pieragnoli

Livorno, 26 febbraio 2020 - L’emergenza legata al Coronavirus piomba senza freni anche sul mondo del turismo e del commercio. Uno dei primi segnali è lanciato da Confcommercio Livorno che nel giro di poche ore ha contato decine e decine di camere disdette in tutta la provincia. ‘A Livorno - dicono - l’hotel Granduca ha avuto in un giorno e mezzo 36 camere annullate, mentre Max hotel 12 camere cancellate in 2 ore. Zero nuove prenotazioni in settimana, sospensione totale dei viaggi di istruzione”. “Misure di sicurezza- ha precisato il direttore provinciale Federico Pieragnoli - a scopo cautelativo e indirizzate ad arginare il contagio sono legittime e benvenute. Il problema è che in alcuni casi scatta la psicosi”. Le disdette, secondo quel che dicono gli Albergatori Confcommercio, riguardano un po’ tutte le tipologie di viaggio. “In molti hotel che ci segnalano una moria di prenotazioni - aggiunge - non si tratta minimamente di viaggi di piacere. È come se anche il cliente business rimandasse per capire come evolve la situazione. Confcommercio e i suoi associati - spiega Pieragnoli - sono prontissimi a collaborare per scongiurare da una parte l'aggravarsi dell'allarme pandemico, dall'altra ogni tipo di isteria collettiva. Per i danni gravissimi che si configurano nell'immediato all'economia italiana e in particolare al comparto incoming così essenziale per la nostra provincia, a livello nazionale in queste ore Confcommercio sta lavorando insieme alle istituzioni e alle altre parti sociali affinché vengano approvate alcune linee di intervento”. Tra queste si segnalano la sospensione dei contributi e premi come già avvenuto per gli eventi sismici, la previsione di una indennità fissa per lavoratori autonomi interessati da sospensioni delle attività, di entità da stabilire, seguendo come esempio le misure adottate in occasione di terremoti, alluvioni, ecc. Poi l’estensione delle previsioni delle causali del Fondo integrazioni salariali alle imprese non ricomprese e previsione della cassa in deroga per chi ha solo la cassa straordinaria non computandole nei termini massimi di cassa integrazione o Fis. Infine altri due punti: il primo riguarda il coordinamento con il ministero della Salute per l’onere dei controlli della idoneità al lavoro, l’altro riguarda il fatto che i lavoratori che non potranno presentarsi non dovranno essere considerati come malattia ma nelle fattispecie di sospensione in cassa integrazione. P.B.