Coronavirus, ripresi i viaggi dei traghetti per Sardegna e Sicilia

Situazione sbloccata dopo i contatti tra tra il prefetto di Livorno e i prefetti di Cagliari e Palermo, i governatori di Sardegna e della Sicilia

Il prefetto Gianfranco Tomao

Il prefetto Gianfranco Tomao

Livorno, 17 marzo 2020 - «Momenti di tensione» sia lo scorso fine settimana, sia ieri, al porto di Livorno «a seguito della notizia della sospensione degli sbarchi in Sardegna e in Sicilia». È quanto spiega la prefettura livornese in una nota, precisando anche che la situazione si è poi risolta dopo che «i presidenti delle due isole hanno dato, in via d'urgenza, il loro assenso alla partenza dei passeggeri purché in possesso dei requisiti previsti dal Dpcm dell'8 marzo»: dopo «gli accertamenti del caso, i traghetti hanno lasciato il porto di Livorno alla volta delle due isole».

In particolare, si legge nella nota, «nelle serate di sabato e domenica, alcuni traghetti diretti ad Olbia, con a bordo circa 270 passeggeri residenti in Sardegna e di rientro nell'isola e numerosi mezzi pesanti commerciali, sono rimasti bloccati in porto a Livorno, a causa delle difficoltà ad ottenere l'autorizzazione regionale. Stessa sorte è toccata ad un centinaio di passeggeri e ad alcuni autotrasportatori diretti a Palermo nella serata di lunedì. La situazione si è risolta grazie ai contatti, susseguitisi ininterrottamente nelle ore in cui i traghetti attendevano in porto il via libera alla partenza, tra il prefetto di Livorno Gianfranco Tomao e i prefetti di Cagliari e Palermo, i governatori della Sardegna e della Sicilia e i dirigenti della Protezione civile delle stesse regioni».