Livorno, "Covid e influenza in agguato"

Il monito del dottor Sani per le festività natalizie. "La politica ci metta la faccia sulla campagna vaccinale"

In aumento i caso di influenza e covid

In aumento i caso di influenza e covid

Livorno, 3 dicembre 2022 - Le feste di Natale sotto la spada di Damocle dei virus covid e influenzale. Ne è convinto il primario del reparto di malattie infettive di Livorno, il dottor Spartaco Sani che lunedì sarà ascoltato in audizione durante i lavori della Commissione consiliare speciale Covid-19 in seguito dell’aumento dei casi Sars cov 19 e dei ricoveri in ospedale.

"Come era scontato i contagi sono in risalita – ci dice il dottor Sani– La preoccupazione grossa e che ci siano ripercussioni sui ricoveri ospedalieri. Non tanto per la gravità della malattia, perché in tanti o si sono vaccinati, o hanno anche preso il virus, ma per il fatto che i contagiati da covid sono per lo più anziani e fragili che vanno incontro a complicazioni come accade anche per il virus dell’influenza".

Più pazienti covid più ripercussioni sull’ospedale?

"Ancora oggi chi ha il covid e finisce in ospedale, deve essere gestito nei reparti covid e questo rende più difficile gestire i pazienti in generale perché i reparti covid si prendono i posti letto anche dei reparti non covid. A Livorno c’è ancora il secondo primo con 30 posti letto covid, ma è vicino alla saturazione già da alcune settimane".

L’autunno si sta facendo sentire.

"Infatti c’è il timore che con il freddo e lo stare in luoghi chiusi ci possa essere una ripresa dei ricoveri. Tanto più perché è stata abbandonata ogni forma di cautela: la mascherina non la porta più nessuno".

Le vituperate mascherine sono un prezioso baluardo.

"La mascherina negli ospedali è obbligatoria fino al 31 dicembre. Io penso che sia un grave errore toglierla nelle strutture sanitarie e nelle rsa, perché per più di due anni grazie alla mascherina la stessa epidemia influenzale è stata arginata. È la dimostrazione che la mascherina è una barriera efficace contro le infezioni respiratorie".

La malattia severa di due anni fa è meno presente oggi.

"Però nei malati fragili restano complicanze gravi come per l’influenza. I malati onco-ematologichi e oncologici se prendono il covid hanno difficoltà a guarire e questo è un grosso problema perché per loro significa ritardare il trattamento chemioterapico, o la diagnosi".

Poi c’è il problema del long covid.

"Per i pazienti post covid (anche infettati più volte) con strascichi lunghi (stanchezza, difficoltà a concentrarsi e manifestazione di malattie autoimmuni) occorre procede con controlli mirati e continui. Occorre così prevenire i contagi con i vaccini che servono anche ad accorciare la durata dell’infezione e a contenerne gli effetti".

La campagna vaccinale?

"È in netto ritardo sulla quarta dose. Dalle elezioni politiche in poi la campagna vaccinale è sparita dall’orizzonte. La classe politica ci metta la faccia per far ripartire la campagna di immunizzazione con la quarta dose per anziani e fragili perché è già tardi".