"Cresciuti i poveri in città e a Colle"

Colletta del Banco Alimentare, l’assessore al sociale Raspanti: "Siamo passati da 11mila a 13mila indigenti"

La Giornata nazionale della Colletta Alimentare, organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare ODV, giunta quest’anno alla 26esima edizione, ha visto ieri numerosi volontari mobilitati (oltre 500) anche a Livorno e Collesalvetti per raccogliere generi alimentari non deperibili a lunga conservazione, da distribuire alle famiglie più in difficoltà. A Livorno e Colle si contano nel 2022 in tutto 13.321 persone assistite grazie a Fondazione Banco Alimentare, rispetto alle 11.197 del 2021.

Hanno collaborato all’iniziativa le catene della grande distribuzione organizzata: Unicoop, Conad, Penny Market, Lidl, Pam, Esselunga, Eurospin, Dpiù. Hanno dato il loro supporto logistico Questura, Brigata Paracadutisti Folgore e Poste.

Ieri pomeriggio al centro commerciale Parco del Levante, supermercato Coop, c’erano anche l’assessore al sociale del Comune di Livorno Andrea Raspanti e Damiana Andreacchio vice responsabile di Livorno per Fondazione Banco Alimentare.

L’assessore Raspanti ha fatto il quadro della situazione sulla povertà a Livorno. "Stiamo prima di tutto lavorando al progetto ’Antenne della povertà ed esclusione sociale’, un’indagine con Simurg che abbraccia tutta la realtà del terzo settore che opera in tale ambito. – ha premesso l’assessore – Servirà a far emergere il fenomeno povertà nella sua interezza e per predisporre strumenti comuni di monitoraggio e intervento. Il lavoro si concluderà a fine 2023".

"In base alle richieste che arrivano agli uffici comunali, registriamo che dalla pandemia in poi c’è stata l’impennata delle domande di aiuto. Questa amministrazione ha investito molto nel sociale rispetto al passato, ma più servizi si producono, più elevata diventa domanda. Però ripeto dalla pandemia ho registrato l’impennata richieste di aiuto che non si è attenuata. Nella prima fase dell’emergenza covid si parlava di bisogni legati al sostentamento alimentare delle famiglie. Ora si è sommata la richiesta di aiuto per pagare le utenze, fino ad ora solo per la bolletta dell’elettrica. Con l’inverno temiamo si possa replicare uno scenario analogo sulle bollette del metano per il caro energia".

Per Raspanti la povertà a Livorno "si lega strettamente alla scarsità di lavoro per la fascia di popolazione tra 40 e 50 anni".

Ha aggiunto: "A Livorno emerge un dato anomalo, ovvero si paga più Irpef qui che nel resto della Toscana, ma perché ci sono tanti pensionati. Dall’altra parte gli indicatori di fragilità sociale che riguardano molti cittadini come l’ Isee sotto i 6000 euro, le domande relative al bando per i contributi all’affitto e le pensioni sociali, collocano Livorno ai vertici toscani dell’indice di povertà". Ha concluso: "I giovani con famiglie povere e con il tasso di scolarizzazione più basso, sono più a rischio di esclusione sociale".

Monica Dolciotti