Da Dublino a Livorno in barca a vela

Cardiff, Bilbao e lo Stretto di Gibilterra. Il viaggio di Arthur

In viaggio

In viaggio

Livorno, 23 aprile 2019 - «Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze». Inizia così la poesia di Constantino Kavafis dedicata a Itaca, che ritrae il mitico viaggio di Ulisse. Un augurio di ricchezza di esperienze che vale anche per il viaggio di Arthur Curvello, skipper brasiliano di 31 anni che è salpato da Dublino e che – a bordo di una barca a vela – sta facendo rotta su Livorno. «Sono partito dall’Irlanda lo scorso 11 aprile intorno alle 7.30 di mattina e ho già raggiunto il Galles – racconta lo skipper – Ho stimato che in circa 6 mesi arriverò a Livorno, prima della fine di settembre. Ho scelto di concludere il mio viaggio e Livorno, in Toscana, perché si tratta del porto più importante e il luogo più adatto dove mettere a terra la barca per l’inverno. Quando farò ritorno in Irlanda. Inoltre – aggiunge – mia sorella vive a Firenze, quindi sarà bello avere la famiglia a bordo».

Arthur Curvello ha 31 anni e viene dal Brasile, si è trasferito in Irlanda nel giugno del 2014 per studiare inglese. Poi è rimasto per lavoro. «Ho comprato la barca a vela nel giugno dello scorso anno – raccona ancora – e negli ultimi mesi prima di salpare ho vissuto a bordo preparando il lungo viaggio. E’ un sogno che si realizza, ho iniziato a pianificare tutto nel 2017 facendo ricerca e attività pratiche finché sono stato nelle condizioni di comprare la barca e predisporla per salpare verso l’Italia». Il viaggio sarà lungo sei mesi, con un totale di 51 tappe programmate: l’ultima è Livorno.

«Questo viaggio ha un significato profondo, vuol dire libertà di viaggiare e vedere luoghi che altrimenti sarebbe impossibile raggiungere. Se non via mare, in barca: ci sono persone che non li vedranno e questo rende l’esperienza ancor più unica. Chi vuole – precisa Arthur Curvello – può seguire in diretta gli spostamenti dell’imbarcazione – a bordo con me ci sono altre due persone – su una mappa virtuale e aggiornata, oppure su Instagram @neverlandexpedition o ancora sul blog www.neverlandexpedition.com. Cerco di pubblicare foto dei luoghi che visito appena ho la connessione internet. Sul blog ci sono spesso lunghi post con mille dettagli. Chissà, potrebbe diventare un libro. Lo deciderò quando arrivo a Livorno. Il Mare d’Irlanda è cristallino, siamo già stati avvicinati da alcuni delfini che ci hanno accompagnato per un breve tratto».

Percorso a tappe, 51 per l’esattezza. Grandi città e piccoli porti di mare che sono segnati sulla mappa dello skipper Arthur Cuvello. L’ultimo, il 51esimo, è Livorno: la città che è stata scelta come meta conclusiva della Neverland Expedition. «Un viaggio che avrà una durata di sei mesi, sola andata per l’Italia passando per molti Paesi: Galles, Inghilterra e Francia. Ma anche Portogallo, Stretto di Gibilterra, Baleari fino alla Sardegna, la Corsica e infine Livorno, Toscana – spiega lo skipper brasiliano – Ho ricevuto molti consigli preziosi da un esperto velista francese a proposito di luoghi da visitare. La barca sulla quale viaggiamo con il resto dell’equipaggio è una Cruiser Racer di dieci metri del 1999: molto spaziosa, per le sue dimensioni. Ci sono due cabine doppie più il salone con un doppio ormeggio. Poi una cambusa con il fornello e il frigo, oltre a un bagno. E’ perfetta per un equipaggio di 3/4 persone. Al momento infatti siamo in tre a bordo dell’imbarcazione, ma non escludo di ricevere degli ospiti per brevi periodi lungo il percorso».