"Da tredici anni siamo nella vertenza ex Lucchini, appelli nel vuoto"

Gelichi ex assessore "Non ci sono idee. E tutto è molto incerto"

"Sono tredici anni che viviamo dentro la vertenza Ex Lucchini di Piombino" afferma Riccardo Gelichi ex assessore e portavoce di Ascolta Piombino. "Più di recente c’è stato l’Accordo di Programma del 2018 con Jindal. "Si perdono nel vuoto gli appelli dei sindacati – dice Gelichi – ormai da soli a seguire una complicata vicenda con sbocchi incerti. Non ci sono idee, non c’è continuità, non abbiamo la parvenza di una sinergia fra le istituzioni, tanto meno la presenza delle stesse, fosse anche solo per portare vicinanza a chi chiede un futuro. E’ passato un anno dal presidio dei sindacati alla Portineria Jindal e non c’è niente all’orizzonte. Pare scomparsa Invitalia, si implora un incontro col Governo che doveva convocare i sindacati il 31 gennaio, si parla di Arvedi senza sapere se esiste una trattativa, quale sia il suo livello e chi la sta conducendo. Gli impianti sono allo stremo, così c’è riferito, sulle commesse ci sono solo indiscrezioni, ditte esterne eseguono attività di demolizione nei parchi dei minerali ma non si conoscono le finalità". Chiede Gelichi: "Dove è la Lega che governa Piombino e cosa fa il suo ministro Giorgetti? Dove sono la Regione e il Governo a targa Pd e che cosa sta facendo per Piombino l’ex segretario della federazione Pd Fabiani, oggi responsabile per la Regione Toscana delle aree di crisi complessa? Soprattutto: dove sono i contatti diretti millantanti dal sindaco Ferrari col ministero e che fine hanno fatto i suoi sterili ultimatum al Governo e a Jindal?"