Lui le squadre che militano nel campionato di serie A le conosce a memoria. Il calcio è la sua passione. Nella casa famiglia ha continuato a palleggiare anche dopo lo scoppio della guerra. E a postare i video dei suoi virtuosismi sul profilo Instagram. Chissà, sognando un giorno di calcare i campi di qualche grande club europeo. E non saranno certo le bombe a farlo smettere di sognare. Così quando il deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci, mascherina del Cagliari d’ordinanza, gli si è parato davanti a Leopoli, lui non gli ha staccato gli occhi di dosso. Conosceva bene quei colori rossoblù. Artiom ha 14 anni e giocava nell’Odessa prima che la guerra fermasse tutto. Cappellacci ha colto lo sguardo e si è incuriosito: gli ha chiesto se conosceva quei colori. "Ha snocciolato i nomi di tutte le squadre del nostro campionato, Cagliari compreso – racconta il parlamentare azzurro – e mi ha fatto vedere i suoi video. Ho immediatamente telefonato al presidente Tommaso Giulini per chiedergli se fosse disponibile a guardarli e poi decidere se prenderlo o no: non li guardo neppure, mi ha risposto, ha già un posto nel nostro settore giovanile. Grazie alla sua generosità, Artiom avrà la sua chance".
Il quattordicenne appena ha visto i palloni nell’hangar in banchina ha ricominciato a palleggiare. Ci sa fare. "Non so se diventerà una stella del calcio - conclude Cappellacci - ma si merita di avere la sua possibilità. Si merita di avere le opportunità di tutti gli altri ragazzini della sua età. Lui come tutti i bambini di questo viaggio e quelli che cercheremo di tornare a prendere al più presto".
Artiom guarda il parlamentare e sa che si parla di lui, ricomincia a fare magie con quel pallone. Lo sa che lo stanno fotografando e che lo guardano tutti. Però non stacca gli occhi dalla palla, qui non siamo a Odessa. Instagram per ora può attendere. Non c’è ostentazione in quei gesti. Il calcio è "soltanto" il suo rifugio. Il bunker per isolare testa e cuore dalle bombe assassine di Putin.
Gab. Mas.