Darsena Europa, il bando è sulla Gazzetta

Livorno, l’Autorità Portuale ha garantito che questa infrastruttura non causerà fenomeni di erosione sulla costa pisana

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La gara europea per le opere foranee e i dragaggi propedeutici alla darsena Europa è stata pubblicata ieri sulla Gazzetta ufficiale della Ue. Riguarda, come già illustrato dal presidente dell’Autorità di sistema portuale Luciano Guerrieri, la costruzione di quasi chilometri di dighe foranee e il dragaggio di oltre 16 milioni di metri cubi di sabbie, in gran parte pulita, e di fanghi portati in costa dallo scolmatore dell’Arno al Calambrone. L’opera è totalmente finanziata da risorse pubbliche: 200 milioni dal ministero, 50 dal Cipe, altri 200 con mutuo della Regione Toscana e il residuo da fondi della stessa Autorità di sistema. I lavori dovranno essere completati entro il 2024: nel frattempo sarà anche appaltata- si spera in ambito portuale sia locale cha nazionale- la progettazione esecutiva e la costruzione della darsena Europa vera e propria. Il crono-programma avviato dall’Autorità di sistema portuale labronico é stato benedetto sia dal ministro delle infrastrutture Giovannini sia dal presidente della regione Toscana Giani.

Le principali compagnie di navigazione dei container- la darsena sarà loro dedicata in questo primo step- aspettano con impazienza: e anzi c’è chi sottolinea che saranno probabilmente tra i competitori per la costruzione e la gestione. Per le opere foranee e i dragaggi, oggi in gara, si stanno muovendo almeno due grandi gruppi internazionali: probabilmente appoggiati anche a realtà locali del comparto con esperienza di opere foranee nel Mediterraneo. Difficile non pensare al gruppo Neri che ha operato in molti porti, tra i quali La valletta di Malta e Monaco. Se l’opera é stata supportata dal cluster marittimo, dal governo nazionale e da quello regionale, sembra invece poco gradita a Pisa, dove la Confesercenti Esce oggi con una nota allarmata sulle possibili conseguenze delle dighe sugli arenili di Tirrenia. E’ “allarme erosione” delle spiagge, secondo l’associazione: allarme supportato da alcuni gruppi politici che però in Regione hanno a suo tempo sottoscritto il finanziamento del progetto.

La paventata erosione, d’ altra parte sarebbe una “fake news”: studi presentati suo tempo con il supporto di specialisti come l’ex presidente della AdSP ingegner CorsiniI, garantiscono che non ci sarebbero fenomeni significativi in tal senso. Anzi l’Adsp dell’attuale presidente Guerrieri ha ribadito che parte delle sabbie pulite dei prossimi dragaggi saranno destinate proprio al rinascimento delle spiagge pisane, da anni già in regime di forte erosione per l’innalzamento del livello del mare.

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