"Decisione di un ministro a fine corsa"

Piombino, polemica sul rigassificatore. Pesanti reazioni del sindaco Ferrari, di Sinistra Italiana e Lega

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"Prendiamo atto della decisione presa del Governo e del commissario Eugenio Giani di realizzare il rigassificatore a Piombino, sorvolando sulle criticità segnalate in questi mesi sulla sicurezza del rigassificatore in un porto, vicino attività produttive e abitazioni". Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, con queste parole rinnova a nome della comunità locale e degli schieramenti trasversali anti-rigassificatore, la contrarietà a questo progetto, anche se in nome dell’interesse supremo della Nazione, affamata di energia perché la Russia, in guerra con l’Ucraina sta mano a mano chiudenso i rubinetti dei sui gasdotti, rispondendo così alle sanzioni internazionali.

Annuncia Ferrari: "Difenderemo la nostra comunità con l’aiuto di consulenti legali e tecnici per far individuare i punti critici del procedimento amministrativo avviato in base al decreto legge n. 50 che semplifica le procedure per realizzare i rigassificatori. Il nostro scopo è farlo per scongiurare che il rigassificatore sia fatto a Piombino".

Intanto dopo la notizia della fumata bianca al conclave ministeriale sul rigassificatore di Piombino, sono fioccati altri interventi e commenti.

L’onorevole Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) dichiara: "Un ministro di un Governo a fine corsa decide sulla testa di una comunità locale. Progetto fumoso, di cui si conosce poco o nulla Con quali garanzie ambientali? La politica sia coerente a Piombino e a Roma, e abbia la capacità di ascoltare le realtà locali". Ricorda Fratoianni: "Siamo stati i primi a presentare un’interrogazione parlamentare alla quale il Governo non ha ancora risposto- Nonostante questo noi insisteremo perché questa vicenda non può essere derubricata a un fatto locale. Siamo anche convinti che le forze politiche debbano essere coerenti e non possano essere favorevoli a livello nazionale, furbescamente contrarie a livello locale. La politica abbia la capacità di ascoltare le associazioni e tutte quelle realtà che in questi giorni si stanno mobilitando a tutela del bene comune".

Meini e Landi (della Lega) attaccano: "A chi, dalle comode stanze del capoluogo regionale, accusa chi si oppone al rigassificatore di Piombino di essere il partito del ’No’ rispondiamo con una proposta concreta, di prospettiva e in grado di conciliare tutela dell’ambiente ed economia. Siamo il partito del ’No’ alle imposizioni nazionali, del ’No’ agli impianti progettati senza tenere conto degli impatti sull’ecosistema e sul tessuto economico e sociale, del No alle soluzioni prese solo di fronte alle emergenze".

Monica Dolciotti