Denny ci indica la #stradagiusta

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Michela

Berti

C’è qualcosa che va oltre la morte.

Per i cattolici è la risurrezione, per i non credenti è la trasformazione del dolore. E’ domenica mattina, sto per andare alla Messa quindi, mentre voi state leggendo queste poche parole, sapete esattamente dove mi trovo. Ma la trasformazione del dolore può essere davvero una grande occasione. Penso alla famiglia di Denny, penso agli amici e a Livorno. Un padre e una madre che si sono visti strappare un figlio di 29 anni. Quegli amici che con Denny hanno condiviso tanti momenti e che non andranno più con lui allo stadio a tifare amaranto. Famiglia, amici e comunità livornese: tutti dobbiamo imparare da quanto accaduto. Chiedere giustizia è fondamentale, come chiedere la certezza della pena, come chiedere che le case popolari non diventino covi di spaccio; chiedere giustizia è chiedere più opportunità di lavoro, lavoro pagato per i nostri ragazzi; chiedere giustizia significa anche rispettare l’ambiente in cui si vive, le strade, la scuola, rispettare le persone e le loro diversità. Chiedere giustizia significa #scegliere-lastrada-giusta per richiamare lo slogan tanto caro al questore Massucci. Ecco che, nel tentativo di trasformare il dolore che ha colpito una comunità, ciascuno di noi ha, nel proprio piccolo, la responsabilità di valori e comportamenti. Solo con questa consapevolezza la morte di Denny - un ragazzo buono, finito purtroppo nel tunnel della droga - non sarà strumentalizzata da chi vuol fare sciacallaggio sull’anima più popolare della nostra Livorno, ma si trasformerà in una grande occasione.

E’ una sfida importante che dobbiamo assolutamente vincere per poter scrivere su quegli striscioni appesi agli alberi: Denny, giustizia è fatta.