Denny Magina morto, cittadini in rivolta: "Siamo terrorizzati dagli spacciatori"

Esplode la rabbia dei residenti di via Giordano Bruno: "Ci faremo giustizia da soli"

Denny Magina

Denny Magina

Livorno, 24 agosto 2022 - ​Le famiglie di via Giordano Bruno 8 dopo la morte di Denny Magina, 29 anni, precipitato dal quarto piano del loro stabile alle tre del mattino di lunedì, sono sul piede di guerra. "Ora basta con gli spacciatori che ci terrorizzano. – hanno detto davanti ai cronisti – Ci faremo giustizia da soli".

Il ventinovenne, morto in ospedale lunedì dopo ore di agonia per le ferite riportate cadendo dal quarto piano del vecchio stabile fatiscente di via Giordano Bruno, era conosciuto in zona "perché veniva qui da anni e saliva sempre al quarto piano per acquistare le dosi di droga. – ha testimoniato Daniela Turini – Non era un cattivo ragazzo. Gli si leggeva in faccia. Quante volte gli ho detto di non salire...Torna a casa...". Sempre la Turini: "Arrivo ogni sera a casa dopo mezzanotte quando smetto di lavorare e il mio compagno mi aspetta alla finestra con il telefono in mano, pronto per ogni evenienza. In borsa ho lo spray al peperoncino".

Noemi Macrì a nome delle famiglie ha ribadito: "Ci faremo giustizia con le nostre mani, se chi di dovere non interverrà qui come nel resto della zona. Abusivi e spacciatori ci sono in tutta strada, anche negli altri isolati.Tra Barriera Garibaldi e Fiorentina è nato un ghetto popolato da persone perbene in ostaggio dei malfattori. Ci assumeremo la responsabilità delle nostre azioni, se non interverranno le autorità. La morte di Denny è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso".

Mirko Romiti ha raccontato: "Dopo aver vissuto in occupazione per 7 anni all’ex distretto sanitario di via Ernesto Rossi, sono riuscito ad avere una casa popolare in questo stabile". Ha proseguito: "Un giorno, era il 5 novembre 2013, quando ero ancora in via Ernesto Rossi con altre famiglie con i bambini, fummo svegliati all’alba dal blitz delle forze dell’ordine che fecero irruzione per identificarci tutti e per fare controlli come se fossimo criminali. Ricordo i pianti dei bambini e le espressioni terrorizzate delle donne. Noi eravamo lì solo perché senza un tetto per le nostre famiglie. Perché gli spacciatori sfondano le case popolari e ci restano impuniti?".

Vincenzo Bacci, un altro inquilino di via Giordano Bruno ha denunciato: "Dopo la morte di Denny lunedì è stato un via vai continuo di gente che voleva andare al quarto piano del civico 8 per acquistare le dosi dai tunisini, che nel frattempo erano spariti". Mentre è rimasto il tunisino "che dorme in un camper qui nel cortile – ha segnalato Bacci – quando non passa il tempo a spacciare nel parco dietro le Mura Lorenesi".

Intanto gli amici di Denny hanno lasciato fiori e uno striscione con scritto "Denny sempre con noi che giustizia sia fatta" perché non credono che si possa essere tolto la vita. Qualcuno ha anche lasciato un rosario, poi sparito. "Lo hanno fatto sparire quei bastardi" ha gridato una donna dello stabile riferendosi pare agli spacciatori nordafricani.