Viktoria Budko è una fotografa ucraina che vive qui in Italia e ha la sua attività a Cecina da tempo. E’ stata tra le prime a mobilitarsi per portare aiuti alla popolazione coilpita dalla guerra. E ora ha partecipato dirattamente anche a una missione umanitaria, perché l’emergenza non è finita.
"Ieri è stata una giornata impegnativa – racconta – abbiamo spento i dispositivi gps per non essere localizzati e siamo partiti. Ho approfittato di un grosso carico di aiuti umanitari diretto ad est e sono salita. Ho avuto accesso ad alcune zone che non sono mai state documentate. Conoscevo molto bene questi luoghi e trattenere le lacrime è stato impossibile, non ve lo nascondo. Ho trovato desolazione e distruzione. Pochissime persone abitano ancora quel che rimane in piedi".
"Ho fatto il mio lavoro – spiuega – e ho scattato fino a che ho potuto. Se esiste l’inferno deve essere simile a ciò che ho visto con i miei occhi. In foto vedete la squadra che mi ha accompagnato e scortato in questo itinerario pericoloso. Eccomi nel bel mezzo del paese martoriato La situazione è surreale e drammatica. Sembra di essere calati in un sogno cosciente dove da una parte non sembra possibile che la guerra stia portando via tutto, persone ricordi, sogni… e dall’altra, all’urlare delle sirene, nessuno ha più paura e nessuno scappa più. Deve essere così che la mente si difende per non impazzire dal dolore. Eppure la vita vince sempre, oggi ho intervistato decine di persone che col cuore spappolato mi hanno trasferito forte la loro voglia di ricominciare, il prima possibile a vivere. Spero di poter rendere tutto questo attraverso la mia macchina fotografica".