Carcere, a Livorno un progetto per aiutare il rapporto detenuti-figli

Si chiama "Come a casa.Per una genitorialità consapevole". Coinvolti dieci papà detenuti

L'assessore Andrea Raspanti

L'assessore Andrea Raspanti

Livorno, 27 novembre 2019  E' stato presentato a Livorno il progetto 'Come a Casa', per una genitorialità consapevole: rivolto a un gruppo di dieci papà detenuti, attraverso una serie di incontri ha coinvolto i bambini e le mamme, oltre al personale di polizia penitenziaria che lavora all'interno dell'area colloqui del carcere. Utilizzando la lettura del libro 'Il sogno di Cora' (Edizioni Chartusia) e grazie anche ad esperienze di pet therapy e musicoterapia, i professionisti dell'associazione 'Girotondo intorno al Sogno' di Arezzo, che promuove il progetto, sono riusciti nel corso degli incontri, si spiega, «a sostenere un percorso di crescita e maturazione dei detenuti rispetto al loro ruolo di padre, garantendo nel contempo ai bambini la possibilità di confrontarsi in maniera più serena con l'assenza della figura paterna».

«Il progetto - ha detto l'assessore Andrea Raspanti - è stato pienamente accolto dall'amministrazione in quanto risponde alle linee di mandato, ovvero favorire la conoscenza della presenza penitenziaria nel nostro territorio e al tempo stesso accrescere i rapporti tra casa circondariale e comunità».