"Diciamo no al progetto Eni"

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Il coordinamento rifiuti zero interviene per dire la sua dopo il summit romano sulla raffineria Eni di Stagno. "Apprendiamo che Eni avrebbe rilanciato anche il progetto di mega-inceneritore di rifiuti ‘waste to methanol’, cioè produrre metanolo da addizionare ai carburanti, bruciando plastiche e rifiuti indifferenziati. Progetto stigmatizzato da Rossano Ercolini (foto) insignito del Goldman Environmental Prize 2013 di Zero Waste Italy, il quale ha calcolato (mai smentito da Eni o altri) emissioni annue di tale impianto per almeno 150mila tonnellate di CO2, 195mila tonnellate di acque reflue e 30mila tonnellate di scorie solide per ogni 200mila tonnellate di rifiuti trattati. Un mare di veleno pari ad oltre 375mila tonnellate di emissioni per ogni 200mila tonnellate di rifiuti trattati". Aggiunge il Coordinamento: "Un bel business per Eni, che magari si farebbe pagare dai cittadini (attraverso la Tari) questo servizio di smaltimento, ma assolutamente nessun vantaggio per l’indipendenza energetica del paese, come invece qualcuno cerca di affermare approfittando biecamente della guerra in corso". Per il Coordinamento rifiuti zero "Livorno e Collesalvetti verrebbero definitivamente annientate dal punto di vista della tutela ambientale e della salute pubblica, dopo decenni di grave sofferenza (ai primi posti in Italia per malattie e malformazioni neonatali causate dall’inquinamento)".