“Diciamo no all’inceneritore di Livorno, dopo il voltafaccia del Comune abbiamo deciso di muoverci"

Riunione dei comitati per discutere del futuro dell’impianto che dovrebbe restare acceso fino al 2026. E nasce anche un gruppo di mamme: "Informeremo i cittadini e andremo nelle scuole"

Livorno, 8 marzo 2023 – Le ‘Mamme no inceneritore di Empoli’ al grido di "senza la gente non si decide niente" sono pronte "a sostenere le ’Mamme no inceneritore Livorno’ come abbiamo fatto con quelle di Sesto Fiorentino, contro l’apertura di nuovi inceneritori".

L’annuncio è stato dato nel corso dell’incontro pubblico dal titolo "La salute prima di tutto!”, che si è tenuto lunedì sera al Circolo Arci Norfini di Colline, organizzato dal neonato gruppo ’Mamme no inceneritore Livorno’.

È stata l’occasione per discutere del trv di Aamps e di rifiuti. Relatori: il professor Paul Connet, chimico e tossicologo dell’Università di San Lawrence a New York, Rossano Ercolini presidente di Zero Waste Italy ed Enzo Favoino, coordinatore scientifico di Zero Waste Europe e consulente dell’Ue. Hanno dato il loro contributo (pur a distanza con un video-messaggio) le ’Mamme no inceneritore di Empoli’.

All’incontro, affollato, abbiamo avvicinato Cristina Fagnani, una delle portavoce del gruppo ’Mamme no inceneritore Livorno’. Ci ha detto: "Dopo la notizia del cambio di rotta del Comune sullo spegnimento dell’inceneritore che, salvo novità, dovrebbe rimanere acceso fino al 2026, molte mamme simpatizzanti per il Coordinamento provinciale Rifiuti-Zero hanno deciso di organizzarsi come gruppi di Sesto Fiorentino e Empoli, che hanno bloccato il gassificatore di Case Passerini. Così noi faremo chiudere il termovalorizzatore di Livorno".

Prossimo passo: "Informare i cittadini, andare nelle scuole, – ha annunciato la Fagnani – e per il 30 marzo organizzare le iniziative locali in occasione della ’Giornata europea no incenerimento’ a sostegno dell’economia circolare sui rifiuti. Per contattarci basta scrivere a mamma aria pulita@gmail.com".

Graziella Rossi, altra ’mamma no inceneritore’, ha detto: "L’inceneritore del Picchianti va chiuso perché ha un costo economico e ambientale insostenibile. Il recente voltafaccia del Comune sul tvr ci ha spinte a muoverci".

Il professore Paul Connet, alfiere del "no inceneritori", ha illustrato la più recente strategia pro-economia circolare: "Occorrono attività lavorative non inquinanti, ridurre i consumi incrementando negozi e centri per il riuso". Al sindaco di Livorno Luca Salvetti ha suggerito: "Chiuda il tvr entro in 2023 e lavori con i cittadini per un futuro migliore, perché quando le mamme si mobilitano i tvr si fermano".

Monica Dolciotti