Dipendente di Rea licenziata. L'Usb protesta: "Grave ingiustizia"

La donna aveva fatto emergere conferimenti irregolari alla stazione ecologica di Cecina gestita dalla società Rea

Un operatore di un’isola ecologica

Un operatore di un’isola ecologica

Livorno, 31 dicembre 2022 - «Dopo aver denunciato gravi irregolarità nello smaltimento dei rifiuti da parte dell’azienda per cui lavorava è stata licenziata pochi giorni fa, ad appena a tre anni dalla pensione. Renata, la dipendente della Rea di Rosignano Marittimo, messa alla porta prima di Natale, ha subito un’ingiustizia". A denunciarlo è il sindacato di base Usb Livorno. Settore Igiene Ambientale.

Il sindacato ricostruisce i passaggi della vicenda: "Nel febbraio 2021 un incendio devastò il capannone principale adibito alla selezione e recupero dei rifiuti ingombranti della società Scapigliato SRL a Cecina. Da quel momento la società ha messo in atto una nuova prassi nel controllo dei rifiuti imponendo alla Rea un maggiore controllo sumateriali conferiti per evitare al minimo la presenza di legno nella struttura. La Rea ha dovuto reperire un impianto diverso per il conferimento di quest’ultimo materiale".

Prosegue il sindacato: "Ai primi di luglio arriva una segnalazione alla dirigenza Rea sulle modalità non conformi di smaltimento dei rifiuti nella stazione ecologica di Cecina. Renata, viene ascoltata e fa emergere che alcuni quadri aziendali chiedono ai dipendenti di far conferire materiali lignei nei cassoni degli ingombranti in barba alle regole. Alla fine dell’indagine, due quadri aziendali vengono sospesi e trasferiti dal proprio ufficio. Nei mesi successivi viene messo alle calcagna di Renata un ispettore privato. Ai primi di dicembre arrivano per la donna sospensione e licenziamento".

Abbiamo provato a contattare Stefano Bianchi direttore tecnico di Rea, l’azienda fa sapere che risponderà nei prossimi giorni.