"Autobus e taxi, un calvario per i disabili"

Livorno, la denuncia arriva dal garante Vergili: "Per i non vedenti e per chi è in carrozzina i servizi pubblici in questa città sono degli ostacoli"

Valerio Vergili garante dei diritti per i disabili

Valerio Vergili garante dei diritti per i disabili

Livorno, 1 novembre 2022 - "Prendere l’autobus o il taxi per una persona disabile in carrozzina è difficile, se non impossibile". Lo sa bene Valerio Vergili, garante delle persone disabili del Comune di Livorno.

"Autolinee Toscane che gestisce il servizio di trasporto pubblico – spiega il garante – sulla carta dei servizi ha scritto che il disabile deve prenotare il servizio 72 ore prima perché su ogni auto bus c’è un solo posto per chi è sulla carrozzina. Le pedane che facilitano l’accesso delle carrozzine non sono montate su tutti i bus e quelle presenti sono settate solo per carrozzine di un certo peso".

Anche i non vedenti hanno i loro problemi. "Alle fermate le palline di segnalazione con messaggio vocale che indica i dati delle corse non funzionano. Andranno sostituite. AT ha garantito al Comune che a breve lo farà".

A Livorno ci sono 2450 disabili. "Perciò il servizio di trasporto pubblico – osserva Valerio Vergili – deve venire incontro alle loro esigenze. Però nella carta dei servizi Autolinee Toscane fa presente che i disabili devono sempre avere un accompagnatore. Ho fatto un sopralluogo alle fermate in piazza Grande e all’Attias e ho avuto la conferma dei miei dubbi. La pedana montata su alcuni dei bus in circolazione non è elettriche, ma si azionano manualmente. L’autista dovrebbe fermare il bus, lasciare il posto di guida ed estrarre la pedana a mano. Ma sull’ordine di servizio degli autisti c’è scritto che non possono lasciare il bus incustodito. Così spetta all’accompagnatore farlo al suo posto".

Come uscirne? "Il Comune (attraverso gli assessori Giovanna Cepparello e Andrea Raspanti) ha chiesto ad AT di modificare la carta dei servizi perché un disabile non può prenotare il bus 72 ore prima. – fa sapere Vergili – Il settaggio della pedana poi deve permettere a tutte le carrozzine di salire sul bus. Sempre il Comune tramite il Peba (Piano europeo abbattimento barriere architettoniche) sta ripensando le fermate dei bus. AT ha infatti ammesso le carenze di queste infrastrutture e ha chiesto al Comune di adattarle per permettere ai mezzi pubblici di accostare meglio. Sarà così realizzato un prototipo di fermata che poi sarà replicato sulle linee principali".

Infine il servizio taxi. "Esiste la commissione taxi del Comune. – conclude Vergili – Su mia richiesta l’amministrazione alla prossima riunione porterà in discussione lo stanziamento in bilancio per finanziare l’adattamento di almeno un taxi alle necessità dei disabili in carrozzina. Ma c’è ancora tanta strada da fare".