"Discarica, nuovi scenari Il lavoro dei nostri uffici"

La conferenza del sindaco e dell’assessore Cepparello sul Limoncino. Oggi alle 17,30 attesa la manifestazione del Comitato davanti al Comune

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Alla vigilia della manifestazione, organizzata per oggi alle 17,30 dal Comitato no alla discarica del Limoncino davanti al Comune, il sindaco Luca Salvetti con l’assessore all’ambiente Giovanna Cepparello hanno deciso di illustrare pubblicamente il contenuto del ‘Contributo tecnico’ elaborato dagli uffici comunali, presentato il 30 marzo nella Conferenza dei servizi istruttoria in Regione relativa alla procedura di rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per la discarica del Limoncino. "Il lavoro dei nostri uffici – ha dichiarato il sindaco – in Conferenza dei servizi istruttoria, sarebbe servito nella Conferenza dei servizi decisoria svoltasi nell’aprile 2019 (in piena campagna elettorale, quando al governo della città c’era il Movimento 5 Stelle) dove fu autorizzato il conferimento dei rifiuti nella discarica del Limoncino". Livrea, soggetto gestore della discarica (per conto della società Bellabarba proprietaria del sito), può conferire nel lotto 1 dell’ex cava Canaccini. Sempre il sindaco: "Lo diciamo a chi manifesterà domani (oggi, ndr) davanti al Comune, vogliamo che le cose siano fatte bene, consapevoli però delle difficoltà da affrontare perché dal 2009 le cose sono cambiate. Infatti oggi ci sono diritti acquisiti tra le parti in causa in via del Limoncino, ovvero la società Livrea che gestisce la discarica e tutti gli altri frontisti della strada (unico accesso alla discarica), sui cui serve chiarezza con l’intervento di un giudice. Non è possibile che ogni giorno in via del Limoncino, riconosciuta dai giudici come strada privata, ci sia una situazione a rischio per l’ordine pubblico, con camion che arrivano anche vuoti e poi tornano indietro. A quale scopo? Creare un casus belli? Se si verificassero seri problemi di ordine pubblico? Il questore dovrebbe intervenire". L’assessore Cepparello ha illustrato il ‘Contributo tecnico’ .

"Nel ‘documento tecnico emergono più elementi. Uno riguarda i nuovi strumenti urbanistici, che evidenziano come il progetto per il sito di Monte La Poggia in origine prevedeva il ripristino dell’ex cava (nel 2008) con un impianto di smaltimento per rifiuti speciali non pericolosi, inerti ed inorganici. Ma nell’attuale progetto è previsto lo smaltimento di rifiuti speciali a basso contenuto di organici. Se così fosse, servirebbe una nuova Autorizzazione Paesaggistica".

Altro elemento: l’autorizzazione originaria relativa al vincolo idrogeologico rilasciata nel 2009, è scaduta. È scaduta anche l’Autorizzazione per il rimodellamento morfologico dell’ex cava del 2010".

Su tutto questo "pesa poi - ha aggiunto la Cepparello - l’alluvione del 2017".