Ripartono i conferimenti alla discarica

Piombino, l’ex assessore Gelichi attacca: "La società pubblica è stata chiusa e i privati ora possono decidere autonomamente"

I dipendenti di Rimateria che hanno perso il lavoro. Ora la società è Rinascenza

I dipendenti di Rimateria che hanno perso il lavoro. Ora la società è Rinascenza

Piombino (Livorno), 16 gennaio 2023 - "Perso il controllo pubblico, persa la possibilità di mettere in sicurezza la discarica abusiva LI53, persi parte dei dipendenti, persa la possibilità di avere una società parzialmente pubblica che si occupasse delle bonifiche, persa la possibilità di lavorare i rifiuti da dentro, persa la possibilità di avere compensazioni ambientali e introiti per opere pubbliche". Così Riccardo Gelichi, ex assessore e ora portavoce di AscoltaPiombino, descrive la situazione dell’impianto di smaltimento rifiuti di ischia di Crociano, fino a pochi mesi fa gestito dalla società Rimateria, partecipata del Comune di Piombino e ora fallita.

"Insomma, è stata gettata alle ortiche l’eventualità di governare Rimateria – continua Gelichi – con un nuovo piano industriale, solo per assecondare i comitati. Noi ci abbiamo provato a impedire tutto questo, la storia è testimone. Di fronte a un complesso industriale che oltre ai conferimenti si prefigge di sviluppare nuovi impianti di trattamento rifiuti e che risponderà solo agli organi di controllo, ora, che si fa? Ditelo oggi che non si tratta con i privati ! Che poi sarebbe stata una dovuta e normale interlocuzione del Comune con gli altri soci di quella che fu Rimateria". E infatti stanno per riprendere i conferimenti nella discarica. In sintesi, dopo tutta la vicenda fallimentare in tribunale, vengono trasferite alla società Rinascenza Toscana srl, subentrata a Rimateria, le autorizzazioni relative alle discariche ex Asiu ed ex Lucchini e si consente, dopo un anno e mezzo di fermo e dopo alcuni lavori di ripristino, di ricominciare l’attività di discarica ad Ischia di Crociano.

«Si è lasciato che qualche società interessata al business dei rifiuti ci mettesse le mani sopra e ne acquisisse la titolarità" afferma il Comitato Salute Pubblica Val di Cornia. "E’ il momento –secondo gli esponenti del comitato – di fare valere tutti gli atti approvati in questi anni dall’amminustrazione comunale Farrari, contro la ripresa dei conferimenti in discarica e contro la possibilità di installare qualsiasi impianto di trattamento di rifiuti in quell’area. Ricordiamo, primo fra tutti, il riconoscimento del centro abitato di Colmata che è a meno di 500 metri dal confine della discarica e la Variante Urbanistica che prevede un parco urbano in tutte quelle aree, compresa la discarica ex Asiu e la discarica ex Lucchini".

E così dopo le proteste e le lotte contro la discarica, l’impianto riprenderà a lavorare, con una nuova società privata.

Maila Papi