Piombino, no all’ampliamento della discarica

La Conferenza dei servizi ha bocciato il progetto. Il sindaco Ferrari: "Bene la posizione della Regione"

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Piombino (Livorno), 5 febbraio 2021 - La Conferenza dei servizi ha detto no all’aumento dei volumi di discarica di Rimateria.

Soddisfatto il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari: "Una conferma della correttezza della nostra posizione". La Regione Toscana, durante la conferenza dei servizi che si è tenuta ieri, "ha dichiarato inaccoglibile l’istanza di modifica delle Aia (autorizzazione integrata ambientale) presentata da Rimateria con il parere unanime di tutti gli enti partecipanti. Le evidenze tecniche, sollevate anche dal Comune di Piombino, non hanno consentito all’azienda di avere l’autorizzazione al rialzo della ex Lucchini per un aumento dei volumi di 350mila metri cubi".

Queste le prime parole del sindaco e dell’assessore all’ambiente Carla Bezzini, annunciando la decisione in merito alla richiesta avanzata da Rimateria: la Conferenza ha detto no all’aumento dei volumi della discarica di Ischia di Crociano. "Le posizioni del Comune, della Regione, di Arpat, di Asl, del Genio civile e dell’Agenzia del demanio – hanno spiegato il sindaco e l’assessore – oggi si sono allineate: il non rispetto delle prescrizioni imposte in sede di Via e, in particolare, le maleodoranze che l’impianto continua a emettere, sono elementi che non potevano consentire l’autorizzazione all’aumento dei volumi della discarica. Abbiamo da sempre sostenuto che l’impianto non era a norma e continua a non esserlo causando enormi disagi ai cittadini, soprattutto quelli di Colmata e Montegemoli, così vicini all’impianto. Una posizione supportata da evidenze tecniche che abbiamo da subito sottoposto alla Conferenza dei servizi attraverso il parere negativo e le successive osservazioni. Abbiamo avuto ragione".

"Il nostro territorio – conclude Ferrari - deve essere tutelato e questo non è che uno dei pezzi del puzzle: adesso si apre un nuovo capitolo che riguarderà il futuro di Rimateria, la messa in sicurezza definitiva e, soprattutto, le bonifiche. La Regione Toscana oggi ha dimostrato attenzione al rispetto delle regole e delle norme procedurali: in sede di Via aveva imposto precise prescrizioni a tutela dei cittadini e, rilevando la non ottemperanza, ha dato prova di vicinanza alle esigenze e alle richieste del territorio negando l’autorizzazione. Queste premesse sono un’ottima base per costruire un percorso che ci auguriamo porti Piombino a rinascere".

M.P.