"Discoteca in piazza Grande, fermatevi finché siete in tempo"

La preoccupazione dei comitati: "Nel ’salotto buono’ della città la situazione sul fronte della sicurezza si sta aggravando"

Una discoteca

Una discoteca

Livonro, 23 marzo 2022 -  «I gravi avvenimenti di questi ultimi giorni impongono una chiara presa di posizione da parte di tutti i responsabili dell’Ordine Pubblico cittadino, sia forze dell’ordine che Comune in merito alla progettata apertura della discoteca al Palazzo Grande". L’associazione Vivicentro, ’Cittadini del centro’, ’Vivere il centro’ e ’Vivi la Venezia’ tornano sul progetto di realizzazione della discoteca in piazza Grande. "L’accoltellamento e il tentato omicidio da parte di un avventore del “Precisamente a Calafuria” – scrivono i comitati dei cittadini – dimostrano ancora una volta che il servizio di sicurezza privato messo a disposizione dai locali notturni non è in grado di impedire eventi drammatici all’esterno dell’esercizio, come dichiarato esplicitamente sulla stampa dallo stesso titolare. A questo punto, una maxi-discoteca da ottocento posti in pieno centro può essere autorizzata solo in presenza di un piano sicurezza rigoroso, a tutela dei cittadini e degli stessi frequentatori, superando le difficoltà di organico più volte manifestate dalle Autorità preposte. Si aggiunga che la piazza Grande proprio nelle ultime ore è stata teatro di una grave aggressione ai clienti di un locale, a cui ha fatto seguito una colluttazione con le forze dell’ordine e l’arresto". Sale la preoccupazione per questo progetto che, secondo i contestatari, avrà un forte impatto su una zona già messa in grossa difficoltà sul fronte della sicurezza e della mobilità.

"Sempre in piazza Grande, come noto – prosegue la lettera dei cittadini – , nelle scorse settimane alcuni malviventi hanno sfondato la porta del Bar Sole per rubare gli incassi e pochi giorni dopo è avvenuto un episodio analogo al Bar Dollino, poco distante. Una situazione che sembra aggravarsi sempre di più nel “salotto buono” della nostra città, senza contare quanto avvenuto in  via Cambini e i forti disagi che continuano a subire i residenti della vicina Venezia. I problemi di sicurezza di un nuovo grande locale notturno in pieno centro si sommerebbero ai gravi impatti della malamovida sui cittadini, sia sul riposo notturno che sulla viabilità ed igiene, come più volte segnalato anche nella petizione che ha raccolto oltre 1.500 firme di residenti e commercianti. Fermiamoci, finché siamo in tempo". Su questo tema dunque i cittadini non staranno a guardare.