«A Vada ho girato la scena clou». Parla il regista Domenico Costanzo

Si sono appena concluse le riprese di ‘Ho sposato mia madre’

Domenico Costanzo è soddsfatto del film: lo ritiene una delle sue opere migliori

Domenico Costanzo è soddsfatto del film: lo ritiene una delle sue opere migliori

Livorno, 8 ottobre 2018 - SI SONO concluse nei giorni scorsi le riprese del film «Ho sposato mia madre», scritto, prodotto e diretto dal regista fiorentino Domenico Costanzo. Una trama che verte su un tema molto delicato quale la grave patologia dell’Alzheimer. Il protagonista della pellicola è un uomo (Nicola Pecci) felicemente sposato con due figlie, che un giorno scopre la malattia della madre. A quel punto cominciano i problemi, sopratutto perchè la retta per mantenere la donna in un istituto (che possa prendersi cura di lei a dovere) è inaccessibile. Decide quindi di mettere in vendita la casa. Un giorno, mentre aspetta dei potenziali acquirenti , si mette a fare un po’ di pulizie e per caso trova alcune vecchie lettere d’amore spedite da suo padre molti anni prima. E qui arriva il primo colpo di scena, come ci spiega il regista Costanzo «Quando l’uomo decide di leggerle a sua madre, si accorge che la donna ha una grande reazione.

Quindi propone alla Rsa che la ospita di realizzare uno spettacolo teatrale basato su quelle lettere. E durante questo percorso il figlio si identifica completamente nel padre riscoprendo pian piano la gioia dell’amore». Una delle scene fondamentali è stata girata alle spiagge bianche di Vada, che sempre più spesso sono teatro di riprese per film, fiction, documentari e spot pubblicitari «Avevo bisogno esattamente di un posto come quello, lo stavo cercando da tempo e grazie al prezioso consiglio di Pietro Fornaciari ho scoperto quel luogo paradisiaco che sono le spiagge di Vada. Vi ho ambientato un memento chiave del film, che non posso svelare». Niente spoiler, certo. Un film indipendente, frutto di un lavoro condiviso e di tanta collaborazione amichevole «Sono i lavori più faticosi quelli che alla fine ti portano le soddisfazioni maggiori. Credo di poter definire questo film la mia opera più ‘compiuta’, senza togliere nulla alle precedenti esperienze. L’argomento è molto toccante». Un cast eterogeneo composto da bravi attori, giovani e vecchi leoni della scena : oltre ai protagonisti Rosanna Susini e Nicola Pecci, anche i toscanissimi Monica Bauco, Benedetta Rossi, Viola Cutillo, Alisea Battazzi, Sandro Trippi, accompagnati dai volti noti Luciano Casaredi, Sergio Forconi e buonultimo il livornese Pietro Fornaciari. Il regista prevede l’uscita in sala per il mese di febbraio « al massimo marzo. L’obiettivo del film è la partecipazione ai vari festival del cinema che sono sparsi per tutta la penisola».

Simone Fulciniti