Don Paolo: "Insieme possiamo progettare"

Migration

"Al termine di una giornata faticosa, letto alcuni post, mi è ancora cresciuta un’idea. Molte persone cercano se stesse e non si rendono conto di cercare altro o meglio “l’Alto". Ne sono convinto fortemente, anche per coloro che lo avevano incontrato e poi lo hanno abbandonato, sia per chi non lo ha mai incontrato ma dentro di sé ha voglia di “capire”.

"Ritengo sia giunto il momento di sollevare lo sguardo dalle nostre scarpe e sollevarlo nel cielo stellato che copre Livorno e l’umanità. Mi rendo disponibile a cercare di comprendere perché tanti hanno lasciato la chiesa e tanti restano critici sulla soglia Sono disponibile ad incontrarci per un confronto. Se qualcuno che mi legge, non invii il solito like, ma mi invii il suo indirizzo in modo da poterci confrontare. Sarò grato a chi aderirà a questo appello e si renderà disponibile ad un confronto. Non deludete". Anche don Paolo Razzauti utilizza i social per arrivare ai livornesi. Quello che nonni raggiunge dal pulpito sembra a portata di mano almeno su Facebook. Ma non si ferma qui l’appello del don livornese. Dopo qualche ora compare un atro post: "Rivolgo altro invito a chi ritiene la chiesa contraria a tutti coloro, destre, centro, sinistra ed altri, di potersi incontrare, dialogare, progettare. Insieme potremmo confrontarci, riflettere e progettare mi metto a vostra disposizione. Per chi non conosce sono prete da 53 anni, uomo del concilio e soprattutto della profezia". Che succede? Don Paolo non si muove mai a caso, anzi. A lui la politica è sempre piaciuta e quindi, c’è da immaginare, che in questo momento particolarmente vivace sotto il profilo della dialettica e delle manovre dei partiti, don Paolo diventi punto di riferimento di quell’area cattolica che drena consensi a livello trasversale. Alla corte della diocesi hanno sempre fatto pellegrinaggio più o meno tutti coloro che si sono candidati alle amministrative. Don Paolo ha già un progetto? Su Face non lo svela, ma c’è da immaginare che quell’area centrista, moderata (che ora va sotto il nome di Renzi - e Calenda - e che a Livorno ora ha come portabandiera Alessandro Cosimi) stia già preparando un canovaccio di lavoro.

Michela Berti