La Comunità Islamica di Livorno mobilitata per donare sangue e plasma

Alla testa della dozzina di donatori il presidente dell'Istituto di cultura islamica Said Kassadi

Il gruppo a donare il sangue (foto Novi)

Il gruppo a donare il sangue (foto Novi)

Livorno 19 agosto 2018 - Fratelli di sangue. È il caso di dirlo. Il riferimento è alla dozzina di donatori di sangue, iscritti all'Avis, della Comunità Islamica di Livorno che questa mattina, di buon'ora,  si sono recati al centro trasfusionale in ospedale, per donare sangue e plasma.

Un gesto di fratellanza verso i più bisognosi, non c'è dubbio. 'È un concreto gesto di generosità e aiuto verso chi ha bisogno' sottolinea il presidente dell'Istituto di cultura islamica di Livorno Said Kassadi. 'Non è la prima volta che rispondiamo all'appello di Avis per la campagna estiva di raccolta del sangue e del plasma, alla quale sia io, sia molti membri della Comunità Islamica siamo iscritti - precisa con orgoglio Said - Personalmente mi sono recato al centro trasfusionale almeno cinque volte. E come me altri amici tra il 2015 e il 2016'.

Questa volta la Comunità Islamica si è mossa su suggerimento di Arbi Morat. 'È un amico di nazionalità tunisina - spiega Said - che ha sposato una donna italiana. Sono andati a vivere in Tunisia. Anche lui è iscritto ad Avis. Pochi giorni fa è venuto a Livorno in ferie con la moglie, per fare visita ai suoceri. Mi ha contattato è ha proposto di fare una donazione di gruppo. Ho subito accettato. Ho mobilitato una dozzina di amici della Comunità e siamo venuti al centro trasfusionale'.

Monica Dolciotti