Dramma alla Guglia

La vittima è un ragazzo di 29 anni. Le indagini dei carabinieri nell’ambiente dello spaccio di droga

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E’ precipitato dal quarto piano di uno stabile di edilizia popolare in via Giordano Bruno 8 ed è morto poco dopo in ospedale. La vittima è un giovane di 29 anni che si trovava, intorno alle tre della scorsa notte, nell’alloggio occupato abusivamente da nordafricani che sarebbero implicati in attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Non è la prima volta che in questo edificio vengono allestite vere e proprie centrali di spaccio, già smantellate dalle forze dell’ordine con interventi congiunti mirati, dopo le segnalazioni e le denunce delle famiglie della zona. E la morte di questo giovane ha ulteriormente alzato il livello di tensione in questo isolato.

Sulle prime, all’arrivo dell’ambulanza e dei carabinieri, il giovane pur privo di conoscenza era ancora vivo nonostante le gravi condizioni. Poi la corsa al pronto soccorso in codice rosso. Ma una volta giunto in ospedale il ventinovenne è deceduto. L’alloggio al quarto piano è stato messo sotto sequestro. Alcuni testimoni hanno sentito delle grida e parole concitate provenire dall’abitazione forse tra il trentenne e alcuni soggetti presenti nella casa occupata. Subito dopo il tonfo sordo nel cortile dell’uomo precipitato da una finestra.

I carabinieri stanno indagando a tutto campo senza escludere alcuna ipotesi investigativa: dal suicidio, al fatto accidentale fino a quella peggiore l’omicidio.

Chi lo conosceva sostiene che la vittima non avesse ragioni per togliersi la vita nonostante le condizioni precarie nelle quali viveva anche perché assuntore di sostanze stupefacenti, faceva lavori occasionali. Non abitava in via Giordano Bruno ma in un’altra zona e condivideva la casa con un amico.

Proprio questo farebbe pensare che la sua presenza in via Giordano Bruno possa essere stata legata all’attività di spaccio. Ma forse, la scorsa notte, qualcosa è andato storto. Sono ipotesi alle quali solo le indagini dei carabinieri potranno dare certezza.

Via Giordano Bruno, il cuore di un quartiere dove l’emarginazione miete vittime. Qui si è verificata un’altra tragedia (anni fa un anziano si suicidò dopo avere tolto la vita alla figlia gravemente disabile), proprio nel momento in cui le famiglie che sono rimaste nelle case popolari, stavano intravedendo la luce alla fine del tunnel del degrado dell’intero isolato, già sgomberato dagli occupanti abusivi, e "con i lavori di riqualificazione prossimi ad iniziare – confermano l’assessore al sociale Andrea Raspanti e il presidente di Casalp Marcello Canovaro – dopo anni di disagi".

Monica Dolciotti