Duecento tonnellate di posidonia non smaltita, scatta il reato

Operazione della Guardia Costiera sul litorale, si configura un’ipotesi di deposito incontrollato di rifiuti

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I militari della Guardia Costiera di Piombino, sotto la guida del comandante Alberto Poletti, in seguito a mirati controlli per verificare la corretta gestione della posidonia lungo il litorale di competenza, hanno rinvenuto un deposito di materiale organico di 200 tonnellate non avviato a smaltimento in accordo con le normative vigenti. La posidonia, pianta diffusissima sui nostri fondali, una volta spiaggiata se rimossa deve essere poi conferita, entro i termini previsti dalla normativa quando si tratta di ingenti quantità, a corretto smaltimento. L’accumulo ne determina l’inquadramento come rifiuto. Ecco che, essendo trascorsi più di 3 mesi dallo stoccaggio, la permanenza in loco dell’ingente quantitativo ha configurato un’ipotesi di deposito incontrollato di rifiuti e, pertanto, oltre alla comunicazione della notizia di reato alla Procura di Livorno, sono state impartite ai contravventori, soggetti privati, le previste prescrizioni allo scopo di eliminare la violazione accertata e bonificare l’area interessata.

L’attività in questione si inserisce in un ampio programma di controllo, messo in atto dalle Capitanerie di porto nel settore della tutela ambientale, per garantire non soltanto il rispetto formale delle normative, ma anche il recupero ed il ripristino delle matrici ambientali.

In particolar modo, lungo tutto il territorio piombinese sono state svolte dall’inizio dell’anno alcune mirate attività, in particolari settori attinenti agli ambiti di competenza. A seguito di operazioni pianificate, sono stati controllati i Cantieri nautici della zona dove, in due occasioni, è stato riscontrato lo svolgimento dell’attività di verniciatura di imbarcazioni in mancanza del previsto titolo autorizzativo per le emissioni in atmosfera. A conclusione delle verifiche, pertanto, sono state inviate alla Procura due comunicazioni di notizia di reato, con impedimento alla prosecuzione dell’attività.

È stata posta in essere, poi, un’attenta vigilanza in merito al corretto stoccaggio di rifiuti: nell’ambito di una serie di specifici controlli, effettuati congiuntamente al locale dipartimento Arpat nei confronti di operatori locali, sono state inviate alla competente Procura della Repubblica 3 comunicazioni di notizia di reato, per abbandono di rifiuti.

In totale sono state sequestrate circa 14 tonnellate di rifiuti, sia pericolosi che non, 80 metri quadrati di aree interessate dal deposito incontrollato e 12 reti da pesca per itticoltura abbandonate e putrescenti. Tutti i rifiuti – a seguito del controllo – sono stati regolarmente avviati a smaltimento secondo le normative in vigore ed i responsabili hanno operato la bonifica dei terreni interessati. Visti i risultati conseguiti e l’impegno profuso, la Guardia Costiera continuerà a vigilare sulle tematiche ambientali, mettendo in campo le proprie risorse in mare ed in terra, per garantire il rispetto dell’ambiente marino e costiero, patrimonio da tutelare a favore di tutte le generazioni, presenti e future. Un’importante operazione di controllo del litorale che chiude un’estate particolarmente intensa per il Guardia Costiera di Piombino.