"Emergenza, 50 sfratti in esecuzione"

Livorno, l’allarme del sindacato Unione Inquilini: "Si tratta per lo più di sfratti per morosità incolpevole"

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"Dopo due anni di pandemia e con la fine del blocco degli sfratti, sono un centinaio le sentenze di sfratto per morosità e cinquanta di queste sono in esecuzione nel bimestre gennaio febbraio. Si tratta per lo più di sfratti per morosità incolpevole. In una ventina di situazioni, grazie all’impegno congiunto tra Prefettura, Comune e sindacati casa, abbiamo qui a Livorno un protocollo d’intesa ottimo, che permette di rendere efficace e operativa al massimo l’applicazione della legge nazionale n.124 del 2013 per il passaggio da casa a casa delle famiglie morose incolpevoli. Ma per le altre ventotto famiglie lo sfratto rischia di diventare concretamente esecutivo". A lanciare l’allarme sono Daria Faggi e Paolo Gangemi di Unione Inquilini. "La cosa che più ci proccupa - sottolineano - è il fatto che queste ventotto famiglie non si sono rivolte a nessun sindacato inquilini. Essere assistiti da un sindacato permette di non incorrere negli errori purtroppo frequenti tra le famiglie sotto stress per lo sfratto. Ma aiuta anche gli uffici comunali e la commissione territoriale per il disagio abitativo (Livorno Collesalvetti) a svolgere al meglio la loro funzione". Di qui l’invito a contattare Unione Inquilini. "Siamo aperti tutti i giorni e rispondiamo allo 0586 884635 per prendere appuntamento. Possiamo orientare gli inquilini e anche i proprietari di prima casa nella soluzione delle molte difficoltà che incontrano a causa del basso reddito, o per l’accesso al controllo delle spese condominiali".

La Faggi e Gangemi osservano: "I dati che confermano il preoccupante aumento della crisi economica a Livorno, sono la crescita del 20% delle domande di contributo all’affitto e il numero elevato di famiglie che vivono in locazione con redditi minimi e precari che si sono rivolte al Comune per l’emergenza abitativa e sono a rischio sfratto. Queste ultime sono state il 40% in più nel 2021 rispetto al 2020". Perciò Unione Inquilini, che teme una nuova ondata di sfratti, si è appellato "al sindaco, all’assessore all’urbanistica, alla casa e al patrimonio, perché promuovano un piano casa che preveda di reperire nuovi alloggi di edilizia popolare. Occorre censire tutte le proprietà pubbliche dismesse". Una soluzione a portata di mano ci sarebbe: "L’ex Caserma del Fante passata nel patrimonio comunale e Casa Firenze. Per la prima l’Osservatorio per le trasformazione urbane ha inviato al Comune un progetto gratis per riqualificarla. Casa Firenze a suo tempo sistemata a spese del Comune, da anni è in abbandono".

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