Emergenza casa, in arrivo 55 sfratti

Livorno, la denuncia dei sindacati degli inquilini che chiedono interventi per disinnescare il problema

Tra gennaio e febbraio dell’anno nuovo saranno eseguiti 55 sfratti. Lo segnalano allarmati i sindacati degli inquilini Unione Inquilini, Sunia, Sicet, Uniat, Ania e Asia.

"Preoccupati da più di un anno, per la nuova crisi economica causata della guerra, dopo quella per la pandemia, siamo ancora oggi a rivolgere appelli a sindaco e assessori perché progettino un piano straordinario di nuova edilizia residenzialoe pubblica nel piano operativo della città, utilizzando i fondi del PNRR". Questo è di conseguenza l’appello di Unione Inquilini, Sunia, Sicet, Uniat, Ania e Asia, che si sono riunti in questi giorni per fare il punto dela situazione

"Siamo in attesa di risposte anche sull’apertura del tavolo con Prefetto e Sindaco, per invitare le grandi proprietà immobiliari pubbliche e private a trovare forme di affidamento di patrimonio inutilizzato al Comune, a canone concordato o sostenibile, per fronteggiare la crescente difficoltà dei lavoratori precari anche quando hanno rapporti di lavoro continuativi. – dichiarano i sindacati – E gli anziani a cui il mercato non offre disponibilità per nuovi contratti di affitto".

C’è per i sindacati un’ulteriore urgenza: "Vanno reperiti appartamenti da usare e come alloggi di soccorso transitori per gli sfrattati. In proposito il calendario sfratti con forza pubblica per gennaio e febbraio 2023 prevede 55 esecuzioni". Proseguono: "Ci assicurano l’assessore alle politiche abitative Andrea Raspanti e gli uffici comunali che la situazione è sotto controllo e che nessuna famiglia con morosità incolpevole finirà per strada. Ma così non è come dimostrano due casi che stiamo monitorando. Il primo è uno sfratto previsto il 16 dicembre in via S. Andrea. Riguarda una coppia con quattro figli minorenni (uno portatore handicap legge, 104), famiglia giudicata incolpevole (perdita di lavoro o reddito ), che dunque dovrebbe godere dei benefici previsti dalla normativa, ovvero lo slittamento dell’esecuzione di 6 mesi per trovare una sistemazione alternativa, invece avranno la forza pubblica".

"L’altra famiglia composta da madre sola con due figlie, – proseguono i sindacati – di cui una minorenne, fissato per il 12 gennaio in via del Leone, nonostante sia già assegnataria da luglio 2022 di un alloggio pubblico in via Garibaldi n. 423. Non le sono state ancora consegnate le chiavi perché non ha avuto garanzie che sul necessario intervento di ripristino della casa da Casalp".

Concludono: "Non possiamo più pazientare. Visto che il sindaco dice che ci mette la faccia sui molti fronti di intervento pubblico, chiediamo che si impegni anche per la casa in prima persona, garantendo una sistemazione per sei mesi per ogni famiglia in morosità incolpevole, onorando l’impegno preso con la Prefettura e che, se al termine del semestre l’alloggio non dovesse essere pronto, si provveda con l’albergazione temporanea".