"Eni, a Roma fanno scarica barile Il Ministero mantenga gli impegni"

La stoccata di Romano, Pd "Ci attendiamo una rapida inversione e il rispetto degli accordi"

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"Sarà forse il clima natalizio, ma al Ministero dello Sviluppo Economico devono essersi appassionati al gioco dello scaricabile. Non si spiega diversamente l’assenza di qualsiasi iniziativa sul fronte dell’impianto Eni, dopo che sono ormai trascorsi quasi tre mesi dalla solenne assunzione dell’impegno ad aprire un tavolo di confronto tra gli enti locali, i sindacati, l’azienda e il governo". Lo scrive sulla sua pagina facebook il deputato livornese del Pd, Andrea Romano, che aggiunge: "Dal 6 ottobre ad oggi, 20 dicembre, sono trascorsi 75 giorni. Tanti sono infatti i giorni passati da quando Gilberto Pichetto Fratin, viceministro dello Sviluppo Economico, ha comunicato ufficialmente alla Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati l’intenzione del Governo a formalizzare un tavolo per “condividere una strategia sul futuro” dell’impianto. La novità di quest’oggi è che il viceministro Pichetto Fratin ci fa sapere di non interessarsi della cosa perché non rientra tra le sue deleghe. Una risposta disarmante perché trasmette il senso dell’abbandono a cui il Ministero guidato da Giancarlo Giorgetti sembra aver condannato un impianto gestito da una grande azienda a partecipazione pubblica. Il PD si attende una rapida inversione del piano inclinato su cui sta rotolando l’attenzione del Ministero, con il rispetto degli impegni presi dinanzi al Parlamento e la convocazione di un confronto".