"Il gassificatore Eni assorbirebbe gli esuberi di Aamps"

Il coordinatore regionale Fp-Cgil, Golino, guarda con favore al progetto della multinazionale per Stagno. Intanto sciopero confermato per il 23 gennaio

Il sindaco Salvetti in primo piano e a sinistra Giovanni Golino, coordinatore regionale Cg

Il sindaco Salvetti in primo piano e a sinistra Giovanni Golino, coordinatore regionale Cg

Livorno, 10 gennaio 2023 - La proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori Aamps è stata notificata ad Aamps, al Comune, alla Prefettura e alla Commissione Nazionale di Garanzia. Lo sciopero, è stato confermato, sarà proclamato per il 23 gennaio salvo novità dell’ultima ora "ovvero un cambio di rotta significativo da parte di Aamps – spiega Giovanni Golino coordinatore regionale della Funzione Pubblica settore igiene ambientale di Cgil – che dovrà garantire la stabilizzazione dei suoi 30 precari, la reinternalizzazione dello spazzamento con tutti i 94 lavoratori impegnati ora alle dipendenze di Avr. Il mantenimento dei diritti contrattuali di tutti i lavoratori di Aamps, del mantenimento dei livelli salariali di tutti inclusi i 40 addetti del termovalorizzatore e pretendiamo verità sugli effetti della chiusura del termovalorizzatore del Picchianti sui lavoratori, la città e l’ambiente".

Sul progetto di gassificatore dei rifiuti di ultima generazione di Eni, sul quale il Vescovo di Livorno Simone Giusti ha speso parole di approvazione parlandone con La Nazione, sempre Giovanni Golino dichiara: "Se sarà realizzato a Stagno sarà una valida alternativa al termovalorizzatore di Aamps, dove per ipotesi potrebbero essere ricollocati i 40 dipendenti di Aamps che oggi sono impiagati nell’impianto del Picchianti destinato alla chiusura. Così facendo si libererebbero 40 posti in Aamps che potrebbero essere offerti ai disoccupati a Livorno per attuare la tariffa puntuale annunciata da Aamps e dal Sindaco Salvetti". Golino rilancia così l’invito "ai sindaci di Livorno e Collesalvetti a confrontarsi su questi temi pubblicamente con noi, i lavoratori e con i cittadini".

M. D.