Eni assicura: la raffineria non chiude

Livorno, l’esito dell’incontro al ministero per il futuro dell’impianto. Biocarburanti e recupero dei rifiuti

Il tavolo al ministero dello Sviluppo Economico

Il tavolo al ministero dello Sviluppo Economico

Livorno, 10 marzo 2022 -  Ieri a Roma si è svolto l’atteso tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo Economico sul futuro della raffineria Eni di Livorno, dopo mesi di incertezze e notizie altalenanti sulle intenzioni di Eni. "Il tavolo ha avuto un esito che può ritenersi positivo. - riferiscono il sindaco di Livorno Luca Salvetti e il sindaco di Collesalvetti Adelio Antolini -. Eni ha confermato in maniera chiara di non volere disimpegnarsi dal sito toscano, proponendo di rilanciarlo attraverso un percorso razionale di trasformazione. Livorno in questo percorso, che coincide con una strategia nazionale del gruppo, è al primo posto e la prospettiva dichiarata è stata quella della riconversione a bioraffineria, finalizzata alla produzione di biocarburante idrogenato".

Perché questa strategia risulti sostenibile "Eni chiede con grande forza che la produzione, così rinnovata, - aggiungono Salvetti e Antolini - venga sostenuta da un mercato nazionale indirizzato da chiare scelte di Governo, da prendersi nei tempi più rapidi possibili". Vista la crisi energetica in atto acuita dal confitto russo-ucraino questa svolta è quantomai urgente. "Eni è pronta, entro l’anno in corso, ad impegnarsi in un primo piccolo ma significativo investimento sull’impianto toscano – riferiscono sempre i due sindaci – i territori sono pronti da subito a sostenere, con scelte adeguate, il progetto". Si è parlato anche del progetto di trasformazione di residui di rifiuti in biocarburanti, nell’ottica dell’economia circolare. Erano presenti al tavolo romano i viceministri Alessandra Todde e Gilberto Fratin, i vertici di Eni (il direttore generale di Eni Giuseppe Ricci), per la Regione Toscana il presidente Eugenio Giani e i rappresentanti sindacali locali. Dall’incontro è emerso anche l’impegno di Eni a puntare "oltre che sul biocarburante, anche sulla produzione del biojet per aerei e lubrificanti che potranno garantire un orizzonte certo". Sindacati e i rappresentanti del territorio hanno chiesto di concretizzare le volontà espresse. La vice ministro Todde si è impegnata per un incontro con tutti i ministeri interessati (Mise, Mite, Mef) e l’azienda Eni, a cui far seguire una nuova riunione del tavolo generale per dettare i tempi e le scelte ".

M.D.