Con la moto contro un’auto di turisti. Tragedia sulla 398. Muore operaio

Enrico Fossi aveva 55 anni e lavorava alla acciaierie. Inutili i soccorsi

Enrico Fossi stava viaggiando sulla sua moto Bmw 1200 quando ha centrato un’auto

Enrico Fossi stava viaggiando sulla sua moto Bmw 1200 quando ha centrato un’auto

Livorno, 18 luglio 2018 - Uno schianto terribile. Su una strada che non perdona il minimo errore. E’ morto così un motociclista che si è scontrato con un’auto. Ieri mattina alle 10, Enrico Fossi, 55 anni era in sella alla sua Bmw 1200 e stava percorrendo la 398 Val di Cornia da Venturina verso Suvereto. All’improvviso, in località la Pisana, un’auto di turisti svizzeri che arrivava in senso opposto, ha svoltato per immettersi in una stradina laterale e Fossi non è riuscito ad evitarla. Subito l’allarme, la centrale del 118 oltre all’ambulanza della Croce Rossa ha allertato anche l’elisoccorso. Il medico dell’ambulanza che è arrivato per primo sul luogo dell’incidente, ha tentato la rianimazione, ma le condizioni di Enrico Fossi sono apparse subito disperate e purtroppo, nonostante tutti i tentativi, non c’è stato niente da fare. Illesi invece gli occupanti dell’auto: una coppia di turisti svizzeri con i figli di 4 e 7 anni.

OLTRE ai soccorritori, sono intervenuti sul luogo dell’incidente gli agenti della polizia stradale di Venturina Terme coordinati dal comandante Vincenzo Cesarano. La strada è rimasta anche chiusa due ore (con aperture parziali per consentire i collegamenti di necessità) in modo da poter consentire i rilievi dell’incidente e il recupero del corpo. La polizia stradale dovrà ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e valutare le responsabilità. I due mezzi coinvolti nell’incidente, la vettura svizzera e la moto delle vittima, sono stati posti sotto sequestro per consentire ulteriori accertamenti. Poi sarà la magistratura a procedere, la prassi, negli incidenti stradali con vittime, è l’iscrizione al registro degli indagati dell’autista del mezzo coinvolto, con l’omicidio colposo come ipotesi di reato. La strada 398 è molto scorrevole, ma presenta numerose curve e semicurve che spesso accorciano la visuale e quindi basta poco per trovarsi di fronte ad un ostacolo, per questo la velocità deve essere limitata. Enrico Fossi abitava a Cafaggio, frazione di Campiglia, a pochi chilometri da Venturina. Lascia un figlio, Matteo, ed una figlia Noemi, ventenni. Enrico lavorava alle Acciaierie di Piombino, nel reparto treno rotaie come tecnico attrezzista e saldatore. Apprezzato dai colleghi di lavoro per la sua correttezza: in tanti già nel pomeriggio di ieri hanno espresso il loro dolore e le condoglianze sulla pagina facebook della vittima. «Ciao Enrico, è tutto così assurdo» ha scritto affranto un amico.

m.p.