Escursioni e fotografie Le passioni di Vittorio

Ladakh-Zanskar ai confini dell’Himalaya’ è il titolo della mostra di De Franceschi. Dal 3 novembre nella sala del Piaggione dei grani in Fortezza Vecchia

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’Ladakh-Zanskar ai confini dell’Himalaya’. È il titolo della mostra fotografica di Vittorio De Franceschi, 52 anni, maresciallo della Gdf, livornese "escursionista incallito" come ama definirsi. Da quando era ragazzo prima con il padre e la sorella, poi autonomamente, ha girato tutti i continenti con lo spirito "del viaggiatore – sottolinea – per conoscere luoghi anche estremi e le loro popolazioni". Sempre con la macchina fotografica al collo. "Il Ladakh nel nord dell’India al confine con il Tibet in particolare – ci racconta – mi ha colpito. Così come il fatto che pochi lo conoscano. Perciò ho deciso di mettere in mostra le foto (che di solito tengo per me) e le loro gigantografie di questa terra remota". Così da giovedì 3 novembre (fino al 30 novembre) potremo viaggiare con Vittorio de Franceschi ammirando i suoi scatti alla Fortezza Vecchia, nella sala del Piaggione dei grani. L’inaugurazione sarà il 3 novembre alle 18. Le visite saranno dal venerdì alla domenica dalle 16 alle 20 con ingresso libero.

"La passione per i viaggi – ricorda – me l’ha inculcata babbo che era un fisico nucleare. Si partiva in Panda con la tenda e si dormiva dove capitava e ci preparavamo i pasti con il fornellino. Abbiamo girato tutta l’Europa anche con mia sorella. Mamma restava a casa. Poi io a vent’anni in Venezuela nella Gran Sabana ho vissuto con gli indios mangiando la salsa di formiche rosse. Lo rifarei". "In Cile fui rapinato da una baby gang con le pistole. Mi è rimasta nel cuore la Terra del Fuoco". "In Ladak si mangia cibo dell’orto e ci si lava con l’acqua del torrente e il bagno è una buca. Le strade sono di terra. Quando franano le ricostruiscono con le ruspe".

Monica Dolciotti