Bandiere a mezz'asta, lutto cittadino per i funerali

Anche Collesalvetti si unisce alla decisione di Livorno. Le parole di Nogarin

Il sindaco Nogarin sul luogo della tragedia (foto Novi)

Il sindaco Nogarin sul luogo della tragedia (foto Novi)

Livorno, 29 marzo 2018 - È cominciato con un minuto di silenzio in memoria dei due lavoratori morti ieri nell'incidente al deposito di combustibili del porto, il consiglio comunale di Livorno, oggi, che si è svolto in forma ridotta. Da questa mattina le bandiere sul Palazzo comunale sono issate a mezz'asta in segno di lutto. L'amministrazione comunale ha deciso di proclamare il lutto cittadino in occasione delle esequie.

"C'è solo una cosa che possiamo dire: 'Morire di lavoro è inaccettabile' - ha esordito il sindaco Filippo Nogarin aprendo la seduta in consiglio - Ci sarebbero decine di aspetti su cui concentrare l'attenzione dopo la tragedia di ieri. I protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolare, ma anche la presenza di 212 silos contenenti materiale infiammabile a ridosso del centro abitato, piuttosto che l'opportunità di delocalizzare questo tipo di attività e non soltanto in aree più isolate".

Tuttavia, "credo sia opportuno rimandare questa discussione a un secondo momento - ha continuato il sindaco - Oggi è il giorno in cui tutta la città, io per primo, si stringe attorno ai parenti delle due vittime. È il giorno in cui i sindacati hanno proclamato otto ore di sciopero generale per gridare la loro rabbia, che poi è quella di tutta Livorno. È il giorno in cui ufficializziamo la decisione presa da me e dal sindaco di Collesalvetti ieri sera di proclamare una giornata di lutto cittadino in entrambi i Comuni, in occasione dei funerali dei nostri due concittadini".

"Ed è il giorno della grande manifestazione di stasera - ha concluso il sindaco - una fiaccolata cui parteciperemo ufficialmente come Comune di Livorno schierando il gonfalone della città listato a lutto. Il senso di tutto questo è molto semplice e chiaro: accendiamo una luce su questa tragedia e cerchiamo di lavorare tutti insieme per creare le condizioni affinché queste cose non si ripetano mai più".