Mancano i bagnini, si corre ai ripari

Elba, verso la costituzione di un consorzio di salvamento per mantenere gli standard di sicurezza

Una esercitazione di salvataggio

Una esercitazione di salvataggio

Isola d'Elba, 15 maggio 2022 - Mancano i bagnini: all’Elba si pensa a un consorzio per unire le forze e assicurare il servizio. Da un po’ di tempo, e quest’anno ancora di più, le difficoltà per reperire assistenti bagnanti sono sempre maggiori. E non si parla solo di piccole attività turistiche, ma anche di grandi strutture alberghiere nelle quali, in tempi non lontani, “c’era la fila” di ragazzi in cerca di lavoro per la stagione. Di questo e di altre iniziative per rendere le spiagge dell’isola d’Elba più funzionali e sicure si è parlato in un incontro nella sala consiliare del palazzo dell’ex Biscotteria al quale sono intervenuti il sindaco Angelo Zini e l’assessore al demanio Leo Lupi per il comune di Portoferraio, il comandante del Porto, capitano di fregata Antonio Morana e il responsabile dell’Ufficio Demanio, sottotenente di vascello Mattia Culpo per la Capitaneria di Porto di Portoferraio, il fiduciario locale della Fin Salvamento Andrea Tozzi e, per le categorie economiche, Walter Tripicchio (Associazione Albergatori Isola d’Elba e Confcommercio), Michele Teggi (Confesercenti) e Claudio Pinna (Cna).

La normativa vigente prevede che, in generale, i titolari delle concessioni del settore turistico ricreativo debbano assicurare all’utenza un idoneo servizio di sorveglianza e sicurezza svolto da professionisti formati e brevettati. La presenza dell’addetto è vincolante per l’apertura e lo svolgimento dell’attività. Il concessionario deve garantire la presenza dell’assistente bagnanti in postazione o in prossimità della battigia durante l’intero orario di balneazione compreso tra le 9 e le 19. Da qui la necessità di sensibilizzare al rispetto di ruoli e mansioni quella minoranza di imprenditori balneari che ancora pensa che l’assistente bagnanti sia una sorta di manutentore da utilizzare per ogni tipo di esigenza.

Per ovviare alla carenza di bagnini, il comandante della Capitaneria di porto ha suggerito il ricorso all’istituto del Servizio Collettivo di Salvataggio che consentirebbe a più concessionari che occupano aree limitrofe di consorziarsi purchè non superino l’ampiezza massima del fronte mare per il quale è prevista la presenza di un assistente bagnante. Per aumentare il livello di sicurezza della balneazione nelle aree di costa molto frequentate, dove non insistono attività commerciali, è stato deciso di attuare soluzioni come il posizionamento di gavitelli biconici rossi per segnalare la zona di mare interdetta al transito delle imbarcazioni a motore. Raccogliendo il suggerimento del comandante della Capitaneria di Porto, si inizierà inoltre a progettare, a livello comprensoriale e con la collaborazione della stessa Capitaneria di Porto, della Gestione Associata per il Turismo e gli imprenditori privati, una serie diversificata di ‘Piani collettivi di salvataggio.