"Ex Rari, dubbi sulle autorizzazioni"

L’assessore all’ambiente Cepparello alla protesta di ieri mattina organizzata dal Comitato Livorno Nord

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Il Comitato Livorno Nord torna sulle barricate contro la possibilità che riprenda l’attività l’impianto per il trattamento e smaltimento rifiuti ex Ra.Ri, oggi Ireos. È iniziata infatti in Regione la procedura per il riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale per questo impianto in via deri Fabbri che ai tempi della gestione Ra.Ri creò preoccupazione e forti timori tra gli abitanti della zona per le sue emissioni inquinanti.

Quando l’attività in via dei Fabbri chiuse i battenti nel dicembre 2017, per ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, che indagò i vertici anziendali per associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti, i residenti del Picchianti tirarono un respiro di sollievo. Adesso c’è la possibilità che in sede di conferenza dei servizi in Regione per il riesame dell’Aia, possa essere dato il benestare alla riapertura dell’impiano che però oggi ha tutta un’altra gestione essendo passato in mano alla Ireos Spa di Genova.

Al presidio ieri mattina c’era al fianco del Comitato Livorno Nord anche esponenti politici delle opposizioni in consiglio comunale e l’assesspre all’ambiente del Comune Giovanna Cepparello. A La Nazione già il 2 dicembre l’assessore Giovanna Cepparello aveva dichiarato, e lo ha confermato anche ieri, che "il percorso avviato in Regione di riesame dell’Aia è un passaggio fondamentale perché su di essa ci sono dubbi a livello amministrativo sollevati nella relazione della Commissione Parlamentare sulla gestione dei rifiuti del 2019". Sempre la Cepparello ha ribadito: "In questo procedimento il sindaco Salvetti esprimerà il suo parere sanitario". L’assessore Cepparello ha poi aggiunto: "La Usl si è espressa per ora in termini generali sull’impianto Ireos, perciò le chiederemo sicuramente un parare più dettagliato". Prendendo la palla al balzo Marcella Amadio, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, anche lei al presidio su invito del Comitato, ho spronato la Cepparello "a chiedere al sindaco di sollecitare la Usl a produrre il suo parere al più presto. Altrimenti il sindaco ha la facoltà di rivolgersi a un altro soggetto qualificato alla pari della Usl, anche privato. Se il parere del soggetto privato fosse negativo, potrebbe essere portato legittimamente dal sindaco in conferenza dei servizi per il riesame dell’Aia e sarebbe di ostacolo al rilascio dell’Aia".

Intanto il Comitato Livorno Nord non arretra di un passo. "Siamo di nuovo qui a protestare – ha detto Umberto Artz rappresentante del Comitato – contro la possibilità che riapra l’impianto per trattare rifiuti. Non è possibile autorizzare qui un’azienda con tali caratteristiche, perché nei dintorni ci sono centinaia di famiglie, attività commerciali produttive con centinaia di dipendenti, aziende che producono generi alimentari, una scuola di ballo per bambini. Serve che chi ha in mano il potere di decidere usi il buon senso".

Monica Dolciotti