Il falco volteggia sul mare in tempesta per tornare nel nido. Il video spettacolare

Il rapace è monitorato a Capraia attraverso apposite telecamere

Capraia, 15 gennaio 2023 - Tornare a casa in mezzo al mare in tempesta. Per il falco pescatore sembra un gioco da ragazzi. Le onde tumultuose e il forte vento quasi accompagnano l'elegante volo immortalato dalle telecamere che monitorano l’attività dell'esemplare. Immagini spettacolari che arrivano direttamente dall'isola di Capraia e sono state diffuse sulla pagina facebook "Progetto falco pescatore". 

Occhi elettronici attenti posizionati sul nido del rapace che sta tornando a farsi vedere nell’arcipelago Toscano e che è oggetto di progetti di protezione e di incentivazione della riproduzione.

Il falco pescatore a Capraia
Il falco pescatore a Capraia

"Dopo 42 anni il falco pescatore ha di nuovo nidificato sul suolo italiano (2011) - viene spiegato sul sito "Progetto falco pescatore" - Nel 2002, prese il via il Progetto di ricostituzione di una popolazione nidificante di falco pescatore nel Parco della Maremma, grazie ad una collaborazione con Il Parco Regionale della Corsica. Nel 2006 ha avuto inizio la seconda fase del progetto, con le traslocazioni di giovani individui prelevati dai nidi in Corsica. La prima straordinaria nidificazione nel 2011 nel Parco della Maremma è stata il frutto dell’incontro tra un maschio proveniente dalla Corsica cresciuto ed involato nel parco, e una femmina nata in natura. Nel 2014 si è aggiunta la prima nidificazione nella vicina palude della Diaccia Botrona dove nel 2015 due coppie si sono riprodotte con successo. Nel 2018 poi la sorpresa nella Riserva Statale e Oasi WWF Laguna di Orbetello e nel 2019 nell’Oasi WWF di Orti Bottagone".

Le ultime novità riguardano il 2020-2021 quando c'è stato, spiegano ancora sul sito, il primo tentativo nell’isola di Capraia, e una coppia nelle falesie sarde. "Ad oggi sono cinque le coppie italiane, in Maremma Toscana, una a Capraia nell’Arcipelago Toscano e una in Sardegna nel parco regionale di Porto Conte, un successo inaspettato con possibilità di espansione nelle altre isole del Parco dell’Arcipelago Toscano. Il progetto è stato sostenuto dalla Regione Toscana attraverso il programma Interreg III del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. L’iniziativa inoltre è stata incoraggiata sia da Legambiente sia dal WWF Italia".