Il Faldo, spuntano indiscrezioni sulla vendita

Livorno, la Compagnia avrebbe chiuso la trattativa proprio in questi giorni. Settanta ettari di superficie a 10 chilometri dal porto

Traffico delle auto

Traffico delle auto

Livorno, 24 novembre 2022 - ​Ci sono voluti almeno cinque anni di trattative, perché il socio della Compagnia portuali aveva respinto parecchie offerte: ma alla fine nei giorni scorsi, l’autoporto del Faldo sarebbe stato venduto. Il condizionale é d’obbligo fino alla conferma ufficiale. Ma la notizia viene dagli ambienti dello stesso Faldo ed è un segnale molto positivo in particolare per la Clp, la compagnia portuale di Livorno, per l’apporto di risorse che determina. Che consentirà anche di rinegoziare i rapporti con le banche creditrici. L’operazione Faldo fu una delle iniziative del presidente dei portuali Italo Piccini ai tempi in cui la sua compagnia dettava legge anche sul piano economico. L’ex console, poi presidente, aveva intuito il valore dei traffici delle automobili nuove in arrivo dall’estero, sia dalle fabbriche-cacciavite europee sia da quelle spedite via nave - ed oggi che via treno - in particolare da India e Cina. Fu un’operazione ambiziosa, costosa ma anche con ottimi risultati specie iniziali, portata avanti con il socio Koelliker, uno dei maggiori importatori europei di auto. Il Faldo ha allargato non solo le aree, alla periferia di Collesalvetti, ma anche le sue funzioni: non più solo piazzali di stivaggio delle auto sbucate da navi e da inviare ai concessionari con le bisarche, ma servizi integrativi, riparazioni, ritocchi alle carrozzerie, pulizia, montaggio delle batterie, collaudi. Una “città dell’automobile” che sembrava dovesse allargarsi ancora per la richiesta. Unico problema, più che altro economico, la “rottura di carico” per i chilometri da far percorrere alle auto dalla banchina di sbarco al sito, utilizzando la vecchia strada dell’Arnaccio.

Un onere che le stesse compagnie di navigazione delle car-carrier hanno cercato di annullare utilizzando piazzali immediatamente sotto banchina, come quelli di Paduletta della stessa compagnia portuali. Da qui il processo di ripensamento fino alla decisione di mettere il Faldo sul mercato, decisione che ha portato a lunghe e reiterate trattative anche con fondi d’investimento tradizionali, fino alla sospirata conclusione. Il Faldo ha una superficie di 70 ettari, a dieci chilometri dal porto, ed ha un potenziale di ospitare 32mila auto.