Famiglia in fuga dall'Ucraina in salvo a Livorno

La storia di tre sorelle, la mamma e la nonna in salvo dalla guerra

Yaroslava con lo zio Miguel

Yaroslava con lo zio Miguel

Livorno, 28 febbraio 2022 - I bambini ucraini hanno paura di morire e di non rivedere i loro padri in questi giorni terribili di guerra. Questo sentimento, questa angoscia la stanno provando anche le due sorelline Yaroslava 7 anni e Sofia 14 anni che si sono dovute separare dal loro padre e dal loro fratello di 19 anni al confine con la Polonia che hanno raggiunto con loro, prima in auto, poi a piedi per fuggire da Leopoli, la città ucraina dove hanno vissuto fino al 25 febbraio.

Yaroslava con lo zio Miguel
Yaroslava con lo zio Miguel

 

Il padre e il fratello le hanno salutate e sono tornati indietro, perché anche loro hanno dovuto rispondere alla chiamata alle armi contro le forze d'invasione russe che dal 24 febbraio hanno messo a ferro e fuoco il loro paese. Yaroslava e Sofia ora sono al sicuro con la mamma Okana, la nonna Teresa e la sorella di 22 anni Anastasia. Sono tutte e cinque al Gabbro, paese collinare tra Livorno e Rosignano Marittimo, a casa di Olga Bulakhovska, 35 anni ucraina e il marito Miguel Citi, 36 anni livornese.

Olga e Miguel con un amico Martin e i genitori di Miguel, Michela e Nevo, con due auto sono partiti per la Polonia da Livorno venerdì 25 febbraio per andare a prendere Yaroslava, Sofia, Okana, Teresa e Anastasia scappate lo stesso giorno da Leopoli. Il padre di Yaroslava e Sofia è il fratello di Olga che non ci ha pensato su. È partita subito con Miguel per correre da loro e dalla loro sorella, mamma e nonna che sono arrivate a Varsavia grazie a due studenti universitari (un bielorusso e un polacco) che le hanno accompagnate fino alla capitale polacca in auto dando loro un passaggio gratuito dalla frontiere con l'Ucraina quando hanno passato  il confine.

Adesso le due sorelle con Okana, Teresa e Anastasia sono da domenica 27 febbraio tra le mura della casa di Olga e Miguel. Dopo la faticosa e angosciante  fuga, l'arrivo in Italia, il ritorno ad una normalità fatta di sorrisi, affetti e giochi. "La bimba di 7 anni è scappata senza una bambola - ci racconta Olga - perché gli zaini per fuggire sono stati riempiti di corsa con il necessario. Non c'era posto per i giocattoli. Quando sono arrivati a Livorno la zia di Miguel ha fatto una festicciola e ha donato dei giocattoli alla piccola Yaroslava".

Una volta arrivata al Gabbro, Yaroslava non ha perso tempo. Miracolosamente, come sanno fare solo i bambini, si è ambientata e ha gettato alle spalle la guerra e si è messa a giocare con lo zio Miguel a dama nel soggiorno, o a guardare i cartoni animati, mentre la sorella Sofia parlava sui social con gli amici e i compagni di scuola dai quali si è dovuta separare a causa della guerra. Monica Dolciotti