Femminicidi, via le foto dei condannati

Livorno, bufera per l’esposizione in Tribunale penale dei volti degli uomini autori della violenza sulle donne

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Un gruppo di avvocati penalisti, alla testa dei quali c’era la Presidente della Camera Penale avvocato Aurora Matteucci, venerdì mattina si è presentato nella sede del Tribunale penale in via Falcone e Borsellino, per protestare contro la mostra forografica di Alessandro Fruzzetti (inaugurata lo stesso giorno) intitolata ’Padroni’, composta da una serie di fotografie che ritraevano i volti di uomini autori di femminicidi, già condannati definitivamente. La mostra è stata voluta dal Comitato Pari opportunità del Consiglio dell’Ordine delle Avvocate e Avvocati di Livorno e Camera Civile di Livorno per la ’Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza di genere’. "La Camera penale si è dissociata dal significato della mostra. Un ’dente per dente’ in chiave contemporanea, che eleva la gogna e, quindi la reazione penale a soluzione principe di un fenomeno la cui complessità merita riflessioni altre" precisa la Camera Penale con una nota ufficiale. E aggiunge: "La nostra posizione, a scanso di equivoci, non difende il crimine, né chi avalla posizioni di insensibilità verso la violenza maschile contro le donne, ma di chi tenta di farsi interprete e veicolo di principi costituzionali entro i cui binari deve ispirarsi il nostro agire". Così ieri il Presidente del Tribunale, Luciano Costantini, ha firmato la revoca dell’autorizzazione per la mostra in via Falcone e Borsellino e già alle 10 le foto erano sparite. Interpellato il Presidente Costantini ha risposto: "Confermo il provvedimento". La querelle è scoppiata dopo che il Comitato Pari opportunità del Consiglio dell’Ordine delle Avvocate e Avvocati di Livorno e la Camera Civile di Livorno, per il 25 novembre ’Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza di genere’, si sono attivati affinché anche l’Avvocatura aderisse promuovendo una mostra fotografica dal forte impatto visivo, firmata dal fotografo Alessandro Fruzzetti, allestita al Tribunale civile in via De Larderel e il Tribunale penale in via Falcone e Borsellino. Nella prima sono state esposte le opere fografiche dal titolo ’Il (dis)valore delle donne’, con immagini di campagne pubblicitarie sessiste. In via Falcone e Borsellino sono stati collocati pannelli con le foto dei volti di uomini autori di femminicidi nell’allestimento intitolato ’Padroni’.

Monica Dolciotti