Ferragosto, 120 militari in azione

Livorno, l’ammiraglio Angora spiega il dispositivo schierato per la sicurezza con 40 mezzi navali all’opera

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“Ferragosto sicuro”, questo il titolo scelto dalla Guardia Costiera per raccontare, anche quest’anno, il lavoro di prevenzione e di protezione nella giornata clou dell’estate. "Una presenza costante e discreta la nostra – queste le parole dell’Ammiraglio Gaetano Angora, Comandante regionale della Guardia Costiera – per agevolare e rendere sicure le vacanze dei tanti turisti che hanno scelto le spiagge e il mare della Toscana quale meta privilegiata per il loro soggiorno estivo. Numeri che si annunciano da record, anche di natanti, che ci hanno indotto a strutturare ed incrementare il nostro sforzo potenziando ulteriormente sia le pattuglie a terra che il numero delle motovedette impiegate in mare". Sono 40 i mezzi nautici a disposizione della Guardia Costiera della Toscana, da quest’anno integrati da una motovedetta alturiera classe 300, altamente performante, che verrà rischierata all’isola d’Elba quale posizione maggiormente strategica poiché baricentrica per l’attività di soccorso in mare nelle acque dell’arcipelago. Circa 120 i militari che saranno dedicati al presidio e alla sorveglianza degli oltre 600 km di litorali e per la tutela dell’ambiente marino e delle sue risorse, con il personale delle sale operative dei vari Uffici territoriali che 24 ore su 24 sarà impegnato per la sicurezza dei traffici marittimi e pronto a ricevere e gestire eventuali segnalazioni di soccorso o richieste di assistenza sia in mare che a terra. "La sicurezza in mare inizia a terra – prosegue infatti l’Ammiraglio Angora - ed è lì che bisogna adottare tutte quelle precauzioni e quegli accorgimenti che devono poi essere seguiti da comportamenti legittimi e responsabili da tutti coloro che vivono il mare, sia per svago che per lavoro. I bagnanti si attengano alle ordinarie regole di prudenza, facendo il bagno nelle fasce di mare loro riservate e prestando particolare attenzione alle aree vietate. Cautele ancor maggiori devono ovviamente ispirare subacquei e centri diving. I diportisti, dal canto loro, abbiano sempre cura di accertarsi, prima di partire, dell’efficienza dell’unità e di avere a bordo le dotazioni di sicurezza previste e carburante sufficiente, non dimenticandosi di consultare sempre le previsioni meteo, gli avvisi ai naviganti e le ordinanze di sicurezza della zona dove si vuole navigare". La Capitaneria di porto sottolinea che userà pugno duro nei confronti di coloro che si renderanno protagonisti di comportamenti rischiosi o irresponsabili che possano mettere in pericolo la vita umana in mare, come ad esempio il mancato presidio dei bagnini sugli arenili e sulle piscine o quello di navigare nelle fasce di mare riservate alla balneazione o ad alte velocità in prossimità della costa. La velocità di sicurezza da tenere va generalmente adeguata a diversi fattori come ad esempio il tratto di mare in cui si sta navigando (per la presenza di eventuali ostacoli), il traffico presente in zona o le condizioni meteomarine e di visibilità. Sottocosta, invece, i limiti di velocità diventando tassativi, con l’obbligo di navigare a massimo 10 nodi, o comunque con gli scafi in dislocamento, entro i 1000 metri dalle spiagge frequentante dai bagnanti ed i 500 metri dalle coste a picco. Salatissime le sanzioni per i contravventori con il rischio di ritiro della patente nautica. Per i soccorsi è sempre attivo il numero Blu 1530, a cui si affianca il 112.