Ferrari: "Il presidente Giani ci ha convocato ma era già tutto deciso"

L’attacco "Le promesse non ci bastano"

"Giani ci ha convocato, ma la decisione era già presa". Così il sindaco di Piombino Francesco Ferrari. "L’abbiamo detto negli scorsi mesi e l’abbiamo ribadito oggi – spiega Ferrari – Piombino è la scelta sbagliata. Un rigassificatore nel nostro porto rappresenta un pericolo per la sicurezza nonché un danno economico, sociale, ambientale e turistico per una città che sta con fatica cercando di rialzarsi da una crisi attraverso la diversificazione. Una città che è già stata penalizzata a sufficienza in nome delle esigenze del sistema Paese. Ci hanno assicurato che le procedure saranno rispettate e che nessun passaggio sarà bypassato: il Comune di Piombino vigilerà sulla regolarità del percorso mantenendo una posizione forte e coerente a tutela della città". "Non c’è compensazione che tenga – aggiunge Ferrari – di fronte all’incertezza sulla sicurezza e in ordine al freno al rilancio economico. Inoltre il nostro territorio vive purtroppo di promesse da oltre 10 anni. Chiedere in cambio del rigassificatore le bonifiche vuol dire chiedere qualcosa che era già stato promesso negli accordi di programma. Ecco che le promesse non ci bastano e non possiamo pensare di svendere il rilancio economico, occupazionale in cambio di altre. L’unico dato positivo per ora è il definitivo abbandono dell’ipotesi di un impianto off-shore,tante promesse che non ci danno garanzie".

E stamani dalle 10 in piazza Bovio ci sarà la manifestazione del comitato del ’no’ al rigassificatore.