Ferrari: "Indiani inadempienti, si tolgano subito le concessioni"

Il sindaco chiede una svolta per le Acciaierie "Situazione insostenibile"

"Sono passati quasi quattro anni dalla sottoscrizione dell’accordo di programma che impegnava Jsw a compiere numerose azioni in ordine allo smantellamento delle aree dismesse e alla riconversione industriale: nulla di quanto disposto è stato fatto" affermano il sindaco Francesco Ferrari e l’assessore Sabrina Nigro. "Per questo –dicono – abbiamo inviato una lettera alle istituzioni coinvolte, in particolare Mise e Ministero della Transizione ecologica, al fine di denunciare per l’ennesima volta l’intollerabile stallo in cui la nostra città è stata lasciata e richiedere la convocazione urgente del tavolo dei sottoscrittori dell’accordo di programma. Serve un’azione che dia alle istituzioni la forza necessaria a far uscire Piombino dall’impasse: quest’azione può e deve essere la revoca delle concessioni demaniali marittime. È proprio questa la richiesta che abbiamo avanzato nell’ultimo incontro al Mise e che abbiamo ribadito nella comunicazione inviata oggi".

"Non è accettabile che quasi seicento ettari continuino ad essere ostaggio di un privato inadempiente, pregiudicando l’insediamento di altri investitori, sia nell’ambito dell’acciaio che di altri settori. Banchine e aree demaniali, se offerte con procedure ad evidenzia pubblica, potrebbero condurre soggetti privati a investimenti nuovi e diversificati, con riflessi occupazionali e ambientali. Il futuro della città che abbiamo in mente passa da un’industria moderna, lontana dall’abitato".